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Stasera in tv alle 19. 25 : “Dorian. L’arte non invecchia”.

Agenore Fabbri

Stasera in tv alle 19. 25 : "Dorian. L'arte non invecchia".

Attraverso il commento dello storico dell’arte Lorenzo Balbi, il direttore del Museo d’arte Moderna di Bologna, e la visione di materiali d’archivio Teche RAI “Dorian. L’arte non invecchia” – in onda venerdì 6 ottobre alle 19.25 in  visione su Rai 5 – va alla scoperta della produzione artistica di Agenore Fabbri.

A 12 anni Fabbri si iscrive alla Scuola d’Arti e Mestieri di Pistoia e poi viene ammesso all’Accademia di Belle Arti di Firenze, città in cui si forma frequentando abitualmente l’alveo culturale del Caffè Le Giubbe Rosse, punto di ritrovo degli ermetici (Eugenio Montale, Carlo Bo e altri). Qui entra in contatto con il pittore Ottone Rosai e il sommo poeta Mario Luzi. Nel 1930 incomincia a modellare e a cuocere terre e cinque anni dopo si trasferisce ad Albisola dove, assumendo da principio il ruolo di operaio modellista presso la manifattura di ceramiche La Fiamma, prosegue il suo apprendistato e intraprende un lavoro a soggetto della figura umana e animale con una forte carica espressionista che inserisce il colore e nuove soluzioni come la “riflessatura” nella terracotta.

Artista in contatto con i maggiori artisti italiani ed internazionali, Fabbri racconta la sua arte in “Visti da vicino” del 1979 e in “Come nasce un’opera d’arte” del 1975. I due documentari ricostruiscono la fisionomia di un’arte che, anche attraverso il ricorso a materiali diversi, vive di una fortissima tensione etica e di partecipazione civile. Nasce, così, una delle sue ceramiche, le famose Terracotte policrome, in cui fin da giovanissimo interpreta la figura umana e animale, con una drammatica carica espressiva e che furono considerate anche da Pablo Picasso come un momento essenziale dell’arte del suo tempo

“Dorian. L’arte non invecchia.” È prodotto da Rai Cultura e Rai Teche, ed è a cura di Lucrezia Capasso, Marisa Del Monte, Lucilla Paesani, con la regia di Sabrina Salvatorelli.

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