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Stasera in tv appuntamento con Dopo il caos

Varsavia, città fenice

Stasera in tv appuntamento con Dopo il caos

Al termine della Seconda guerra mondiale, dopo tre intense ondate di bombardamenti nazisti, quasi tutta la città di Varsavia è distrutta e abitata solo da 160.000 abitanti. Questa città fantasma avrebbe potuto essere abbandonata, ma gli abitanti di Varsavia decidono diversamente. La “città fenice” è al centro di questa puntata di “Dopo il caos”, la serie introdotta e contestualizzata dal professor Gregory Alegi, in onda venerdì 29 dicembre alle 22.10 su Rai Storia. Si riversano in città a migliaia per ripulire le macerie, aprire attività commerciali e ridare vita alle rovine. Stalin, in cerca di appoggio e legittimazione, apre un Ufficio per la Ricostruzione della capitale. Riunisce 1.500 architetti polacchi che avrebbero lavorato per reinventare la città, rendendo omaggio alla sua storia, restaurando le sue chiese, i palazzi e la piazza del mercato centrale.

La storia della città risale alla fine del XIII secolo. A quel tempo era una piccola città di pescatori. Nel 1569, il re Sigismondo III trasferì la sua corte insieme alla capitale della Polonia da Cracovia a Varsavia. Una volta descritta come la “Parigi del Nord”, Varsavia fu considerata una delle città più belle del mondo fino alla seconda guerra mondiale[5]. Bombardata all’inizio dell’invasione tedesca nel 1939, la città resistette. Le deportazioni della popolazione ebraica nei campi di concentramento portarono alla Rivolta del ghetto di Varsavia nel 1943 e alla distruzione del ghetto dopo un mese di combattimenti. Una rivolta generale a Varsavia tra agosto e ottobre 1944 portò a ulteriori devastazioni. Varsavia ha acquisito il nuovo titolo di “città fenice” a causa della sua lunga storia e ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, che aveva lasciato in rovina più dell’85% degli edifici.

Varsavia è la sede di Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Varsavia è anche una delle città metropolitane più dinamiche d’Europa.

Appuntamento da non perdere.

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