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Stasera in tv torna l’appuntamento con Prima della Prima

“Note di gusto”

Stasera in tv torna l'appuntamento con Prima della Prima

Al di là del sipario, alla scoperta dei diversi elementi che compongono la messa in scena di un’opera. “Prima della Prima”, in onda venerdì 29 dicembre alle 22.25 in prima visione su Rai 5, va dietro le quinte di “Note di gusto”. Nell’Auditorium E. Morricone dell’Università di Torvergata a Roma “Note di Gusto”, è un “musimenù” di Roberta Vacca, in originale viaggio musicale tra le ricette delle cucine regionali e il racconto della cena di Trimalcione nel Satyricon di Petronio Arbitro. Regia di Cristian Taraborrelli, direttore Gabriele Bonolis.

“In un periodo assolutamente multietnico – dice Roberta Vacca – in cui la globalizzazione stile fast food sembra ‘dominante’, la mia curiosità si è spinta a rintracciare la ‘tonicità ricostituente di alcuni ingredienti locali a me particolarmente cari. Attraverso un piccolo percorso eno-gastronomico ho voluto evidenziare alcune peculiarità linguistiche regionali che, associare a sotterranee citazioni di musica popolare, ‘armonizzano’ gli appetiti secondo vari… gusti! Si tratta di un vero e proprio ricettario regionale che mette in luce le diverse tradizioni territoriali, come un ventaglio di musica e canto che si apre da nord a sud, da est a ovest, alla scoperta dell’immensa ricchezza e del vasto patrimonio culturale della cucina italiana”. Dopo averle raccolte, come ha musicato queste ricette? “Tutte le ricette sono state composte a partire dall’idioma linguistico con cui ciascuna mi è stata raccontata, testimonianza della cultura orale popolare, e sono legate alla matrice musicale di un canto particolarmente rappresentativo e identificativo di ciascuna regione.” ha dichiarato Roberta Vacca.

Quest’originale lavoro musicale-culinario conferma la componente ludica di  Vacca, unita alla sua passione per il teatro, che la porta ad essere aperta a numerose ed eterogenee collaborazioni. Gesto teatrale e narratività, il raccontare sia in senso teatrale che in senso musicale, interni all’elaborazione dell’andamento strumentale, sono il vero bisogno espressivo di questa compositrice.

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