Bari. La porta d’Oriente

Alla caduta dell’Impero, Bari si trova coinvolta nelle lotte fra Bizantini e Longobardi: nell’879 la città cade sotto il dominio dei saraceni venendo in seguito riconquistata dai bizantini. In quel periodo diventa il maggior centro politico, militare ed economico dell’impero d’oriente e sede del catapano che governava tutti i territori di Bisanzio in Occidente.
Attorno all’anno 1000, Bari subisce nuovi assalti da parte dei pirati saraceni, il più grave nel 1002 e si protrae con un lungo assedio dal quale viene salvata grazie all’intervento della flotta veneziana guidata dal doge Orseolo II. Il dominio bizantino termina nel 1071, quando il normanno Roberto il Guiscardo la conquista.
Sotto la dominazione normanna il porto di Bari assume grande notorietà e insieme a Brindisi diviene uno dei principali porti d’imbarco per le crociate. Con l’arrivo, nel 1087, delle reliquie di san Nicola di Mira, Bari diventa anche un importante centro religioso. Infatti, nel 1096 dopo la predicazione di Pietro l’eremita, guerrieri provenienti da ogni parte d’Europa affluiscono a Bari per recarsi alla prima Crociata.
Il dominio normanno caratterizzato inizialmente da una certa tranquillità termina nel 1156 quando Guglielmo I, detto il Malo, assalta la città.
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