
La propaganda accende l’entusiasmo di alcuni italo-americani, ma l’interesse per la fascistizzazione degli emigrati maturerà in Mussolini solo dopo la fondazione del Partito Nazionale Fascista e la Marcia su Roma del 1922. Con il successo politico del Pnf e la nomina di Mussolini a primo ministro, gli italiani nel mondo credono di vedere per l’Italia un futuro tra le grandi potenze mondiali. Fasci di combattimento nascono un po’ ovunque: Alessandria, Salonicco, Parigi, Berlino, Il Cairo, Smirne. Aumentando il consenso oltre confine tra i veterani, le élites professionali e le classi medio-basse, anche molti giornalisti e scrittori stranieri cominciano a parlare del leader italiano e delle sue camicie nere come di un esempio da seguire e da emulare.