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Stasera in tv torna l’appuntamento con Gli esploratori

Thor Heyerdahl

Stasera in tv torna l'appuntamento con Gli esploratori

Un mito per intere generazioni: è Thor Heyerdahl, l’avventuriero e ricercatore norvegese che molti ricordano per l’impresa del Kon-Tiki, la zattera con cui nel 1947 riuscì ad attraversare il Pacifico dal Sud America alla Polinesia, per dimostrare la possibilità di antiche migrazioni transoceaniche. “Gli esploratori”, in onda martedì 13 febbraio alle 22.10 su Rai Storia, lo racconta con immagini d’eccezionale bellezza, introdotte dallo storico e scrittore Alessandro Vanoli. Quell’impresa, le cui immagini documentarie valsero a Heyerdahl perfino un Oscar, non è che una delle molte traversate e imprese che egli compì nella sua lunga vita, dall’Isola di Pasqua all’Atlantico, dal Golfo Persico al mar d’Azov.

Biologo, specializzato all’Università di Oslo in antropologia delle isole del Pacifico alla facoltà di biologia, divenne in realtà famoso per la sua attività da archeologo. Infatti mise in discussione le teorie contemporanee sulla diffusione umana via mare sul pianeta, non esitando ad organizzare ardite navigazioni con natanti rudimentali per dimostrare la possibilità di viaggi transoceanici in epoca antica.

I suoi progetti navali si basavano su precise documentazioni storiche o protostoriche ed erano eseguiti con l’aiuto di maestranze indigene abili in lavorazioni simili a quelle antiche. I dubbi della comunità scientifica dell’epoca si riferivano generalmente all’uso di materiali poco noti e ritenuti inaffidabili quali legno di balsa, papiro e giunco. Fu anche autore di documentari sulle sue spedizioni. Kon-Tiki ricevette l’Oscar al miglior documentario nel 1952,mentre Ra (The RA Expeditions) fu candidato allo stesso premio nel 1972.

Nel 1970, con un’imbarcazione di papiro come quelle usate dagli antichi Egizi, il Ra II, attraversò l’oceano Atlantico dal Marocco alle Antille, nel suo libro Ra, sull’esperienza delle sue traversate a pelo d’acqua, sostenne che l’Atlantico assomigliasse ad una discarica di immondizia. Nel 1977 un’altra imbarcazione di Giunchi, il Tigris, navigò dalle rovine di Babilonia (Iraq) alle Maldive e da lì a Gibuti.

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