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Torna l’appuntamento con “Cento, un secolo di radio”

La radio e la notte

Torna l'appuntamento con "Cento, un secolo di radio"

Il rapporto tra la radio e la notte. È il tema del nuovo appuntamento con “Cento, un secolo di radio“, in onda mercoledì 6 dicembre alle 17.05 su Rai Radio 1. Umberto Broccoli parte dall’annuncio che avvertiva dello scollegamento notturno dalla programmazione ordinaria fino alle prime ore dell’alba e invitava all’ascolto del programma notturno. Il messaggio si concludeva con la diffusione dell’Inno di Mameli. Ricorda poi la trasmissione di musica e informazione intitolata “Notturno dall’Italia”, in onda dal 1° luglio 1952. Si trattava del primo esempio in Europa di “quarto programma”. La trasmissione, inizialmente in onda dall’1.05 alle 6.30 del mattino, era destinata al pubblico della notte, allora stimato complessivamente intorno al 5% della popolazione europea, costituito da camionisti, guardie giurate, fornai, tipografi, medici di guardia e insonni. A seguire, obiettivo sul programma notturno del 1995 “I Misteri della Notte”, in onda da mezzanotte alle sei, che proponeva atmosfere, personaggi, fatti e misfatti della notte italiana, attraverso interviste, riflessioni, molta musica. In studio vari ospiti del mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura, della scienza e della politica, e le telefonate in diretta degli ascoltatori. Si ascoltano poi i conduttori Simona Marchini e Paolo Francisci da un estratto dell’epoca. Si chiude con alcuni versi di Vittorio De Sica, per lo spazio dedicato agli scrittori.

Dal 1999 al 2014 Broccoli ha condotto su Rai Radio 1, una delle trasmissioni più seguite dei palinsesti, Con parole mie, con la regia di Luca Bernardini. Parallelamente, nel palinsesto del fine settimana, conduceva la trasmissione In Europa.

Per gli ottant’anni della radio, da gennaio a ottobre del 2004, ha scritto e condotto Ottantaradio, in diretta dagli studi Rai della Toscana. Per Rai Isoradio ha scritto e condotto la rubrica dedicata a Le Storie della Storia.

Appuntamento da non perdere con la Storia di uno dei primi grandi mezzi di comunicazione di massa.

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