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Un avvicente racconto sull’amicizia tra due ragazzi tra gli anni 30 e l’agosto ’44 a Firenze.

In compagnia di un attore straordinario saremo trasportati dentro una storia antica, sospesa tra il volo delle rondini e l’amicizia di due bambini dentro la soffitta di un palazzo fiorentino.
1944 agosto caldissimo, ritirata delle forze tedesche. Ponti distrutti, Firenze violentata, impestata di cecchini. Per le strade di San Frediano il silenzio porta a braccetto la morte, due ragazzi Ettore e Domenico si stanno per incontrare: Partigiano il primo, Cecchino il secondo…

Un avvicente racconto sull'amicizia tra due ragazzi tra gli anni 30 e l'agosto '44 a Firenze.

1930 Firenze, estate piena, caldissima, le strade sono un via vai di barrocci, carretti, sottane, zoccoli, sartine innamorate e fruttivendoli a vociare. In San Frediano c’è un tramestio, un polveraio di gente che tra bestemmie e ciane riempiono di vita la città. Solo nella soffitta di Palazzo di via Maggio c’è fresco e si sta bene, cullati dal cinguettio delle rondini due ragazzi si incontrano e si scontrano. Ettore e Domenico.
Figlio del padrone il primo, figlio dello stalliere il secondo. Innamorato del disegnare il primo, patito per le rondini il secondo…

Maurizio Lombardi

Si forma nella compagnia Arca Azzurra di Ugo Chiti, nella quale rimane per dieci anni, interpretando i ruoli più disparati creati dal grande drammaturgo toscano. È questo lungo apprendistato a formare il suo eclettismo e la sua versatilità come interprete. Come da tradizione fiorentina, si stacca dalla bottega del maestro Ugo Chiti per portare avanti il suo stile personale: da una parte, comincia a scrivere i propri spettacoli (commedie musicali, one-man show e monologhi teatrali); dall’altra, inizia un suo metodo di approfondimento e di studio sulla voce, sul corpo e sulla mimica, affiancandosi a maestri come Gabriella Bartolomei e Franco di Francescantonio e più avanti con Ivana Chubbuck, iniziando a lavorare nel cinema e nella televisione. Fra i lavori più recenti vanno ricordati: la sua interpretazione di Oliver, co-protagonista nello spettacolo The Pride, di Alexi Kaye Campbell, diretto e interpretato da Luca Zingaretti, che ha ottenuto un grande successo per due stagioni consecutive, e il tutto esaurito per tre settimane al Piccolo di Milano; e il Cardinale omosessuale Mario Assente, nella serie The Young Pope di Paolo Sorrentino. Nella seguitissima miniserie Il nome della rosa, tratta dall’omonimo libro di Umberto Eco, ha interpretato il monaco Berengario. Nel 2016 è stato nominato per il premio Le Maschere del Teatro Italiano come migliore attore non protagonista.

Giuseppe Scarpato

Chitarrista, produttore e compositore napoletano, comincia a suonare la chitarra alla fine degli anni Ottanta affiancando fin da subito alla didattica e allo studio dell’improvvisazione un’intensa attività live nei più importanti club italiani. Il suo stile chitarristico, ricco di contaminazioni, è una miscela di generi e tecniche che vanno dal rock al jazz, dal blues al country. Negli anni ‘90 fonda gli Hillside, trio “crossover” che riceve numerosi apprezzamenti per il sound originale. Dall’estate del 1998 ad oggi affianca Edoardo Bennato a tutte le sue tournée con il ruolo di chitarra elettrica solista e negli ultimi anni ricopre negli ultimi anni il ruolo di produttore/arrangiatore per gli album: “Le vie del rock sono infinite”, “MTV Classic Storytellers”, “Pronti a Salpare”, “Burattino Senza Fili 2017”. Negli ultimi anni ha prodotto e arrangiato numerosi lavori discografici per giovani cantautori del panorama nazionale ottenendo ottimi apprezzamenti di critica e pubblico.

Biglietti:
posto unico numerato € 15,00
(diritti di prevendita esclusi)
Biglietti in vendita sul circuito regionale Box Office
Acquisto on line su www.teatropuccini.it

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