Uno Schiaccianoci "siciliano" in scena al Teatro Massimo di Palermo Uno Schiaccianoci "siciliano" in scena al Teatro Massimo di Palermo
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Uno Schiaccianoci “siciliano” in scena al Teatro Massimo di Palermo

Uno Schiaccianoci "siciliano" in scena al Teatro Massimo di Palermo Uno Schiaccianoci "siciliano" in scena al Teatro Massimo di PalermoSe c’è una tradizione natalizia che non smette mai di incantare il cuore del pubblico, è senza dubbio Lo Schiaccianoci, il celebre balletto composto da Pëtr Il’ič Čajkovskij, ispirato al racconto di E.T.A. Hoffmann e riscritto da Dumas padre. Quest’anno, al Teatro Massimo di Palermo, la fiaba prende vita in una versione nuovissima, coinvolgente e profondamente legata alla città. Scopriamo insieme i dettagli di questo spettacolo straordinario, che unisce la tradizione classica al richiamo della modernità, offrendo emozioni uniche al pubblico palermitano e non solo.

Una versione tutta palermitana firmata Colau e Veneruso

La fiaba originale, che racconta di Marie, lo Schiaccianoci e il Re dei Topi, è stata profondamente reinterpretata grazie alla geniale creatività di Jean-Sébastien Colau e Vincenzo Veneruso, rispettivamente direttore e coreografo del Corpo di Ballo del Teatro Massimo di Palermo. In questa nuova versione, la storia si sposta nella suggestiva cornice della città di Palermo, dove i due protagonisti, Maria e Dario, affrontano una serie di difficili prove che uniscono il magico al reale e ai problemi sociali odierni.

Tra magia e realtà: una favola contemporanea

La riscrittura di Colau e Veneruso non si limita a trasportare la storia in una nuova ambientazione, ma esplora temi profondamente attuali. Maria non è più la piccola e fortunata fanciulla di Hoffmann, e Dario non è lo Schiaccianoci: lui è un giovane ambulante che vende castagne e frutta secca per le strade di Palermo insieme al fratello Pietro, il quale finirà per essere trasformato, sotto un incantesimo, nel famosissimo busto di legno. La metafora è potente: l’incantesimo rappresenta i mali che affliggono tante persone oggi, come la malattia, la solitudine e la difficoltà di comunicare in un mondo sempre più connesso ma alienante.

Le coreografie e la magia del palcoscenico

Ad arricchire la narrazione fiabesca ci pensano le straordinarie coreografie curate da Jean-Sébastien Colau e Vincenzo Veneruso, che portano in scena uno spettacolo di incredibile impatto visivo. Il corpo di ballo, che vede alternarsi grandi talenti internazionali come Holly Dorger e Jonathan Chmelensky (primi ballerini del Royal Danish Ballet di Copenaghen), dà vita a momenti di danza che spaziano tra il classico e il moderno, toccando corde emotive profondamente legate al vissuto urbano palermitano.

Scene dipinte a mano e costumi golosi

Un elemento che rende unica questa produzione è l’incredibile attenzione al dettaglio. Le scene, dipinte a mano nei laboratori scenografici del Teatro Massimo e firmate dal grande scenografo Renzo Milan, immergono lo spettatore in un’atmosfera da sogno, spesso venata di malinconia. I costumi, invece, firmati da Cécile Flamand, celebrano l’identità culinaria della città. Dai dolci ispirati alla Martorana, alle famose sette veli, passando per il cannolo e la cassata, i costumi sono un vero tripudio di colori e golosità, che rendono Palermo l’assoluta protagonista del grande banchetto finale.

La musica immortale di Čajkovskij: emozione senza tempo

Naturalmente, il cuore dello spettacolo resta la magnifica musica di Čajkovskij, che accompagna momenti iconici come il Valzer dei Fiori e la Danza della Fata Confetto. Il genio del compositore russo è esaltato dalla straordinaria maestria dell’orchestra del Teatro Massimo, diretta dalla talentuosa Mojca Lavrenčič, una giovane direttrice slovena che sta conquistando il pubblico internazionale.

Un messaggio sociale dietro il sipario

Rispetto alle versioni classiche dello Schiaccianoci, questa produzione invita a riflettere su tematiche sociali cruciali. Da un lato, racconta le difficoltà dei più giovani, spesso lasciati soli o costretti a combattere per la sopravvivenza; dall’altro, strizza l’occhio all’impegno del Teatro Massimo verso le periferie, quelle stesse che sembrano “mille miglia lontane” dal centro. Questo collegamento diretto tra Palermo e una fiaba universale rende lo spettacolo particolarmente significativo per i cittadini.

Il Re dei Topi: una figura di compassione

Un personaggio che merita particolare attenzione è il Re dei Topi, qui dipinto non come un cattivo, ma come una figura affamata e frustrata. Interpretato magistralmente dal coreografo Jean-Sébastien Colau stesso, il personaggio incarna una natura avvilita dalle pressioni della modernità, che alla fine del racconto cerca il riscatto con l’aiuto dei protagonisti.

Il lieto fine: un messaggio di speranza

L’intero spettacolo non è solo una celebrazione della bellezza del Natale, ma è anche un invito a credere nella possibilità di trasformazione. La scelta di liberare Pietro dall’incantesimo e riportarlo alla vita, grazie al coraggio e alla solidarietà di Maria e Dario, è un atto simbolico che vuole trasmettere valori positivi al pubblico.

Spettacoli, laboratori e iniziative per tutta la famiglia

Lo Schiaccianoci non si limita a offrire uno spettacolo: è un’esperienza che coinvolge grandi e piccoli. Sabato 13 dicembre, la prova generale sarà aperta al pubblico con un obiettivo benefico, grazie alla collaborazione con il Lions Club. Per i più piccoli, invece, domenica 15 dicembre torna l’amatissimo appuntamento con Bambini all’Opera, un laboratorio che porta i giovani spettatori dietro le quinte della magia teatrale, con animazioni curate da Marcella Vaccarino e illustrazioni di Giuseppe Lo Bocchiaro.

Calendario delle repliche

Gli appassionati potranno assistere allo spettacolo dal 14 al 22 dicembre, con numerose repliche perfette per ogni tipo di pubblico. Ecco il programma completo:

  • 14 dicembre, ore 20:00 (Turno Prime)
  • 15 dicembre, ore 17:30 (Turno D)
  • 17 dicembre, ore 18:30 (Turno C)
  • 18 dicembre, ore 18:30 (Turno B)
  • 19 dicembre, ore 20:00 (Turno F)
  • 20 dicembre, ore 20:00 (fuori abbonamento)
  • 21 dicembre, ore 18:30 (Turno danza)
  • 22 dicembre, ore 18:30 (fuori abbonamento)

Per informazioni sui biglietti, è possibile contattare sia il Lions Club (329 9767709), sia il botteghino del Teatro Massimo.

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