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Dopo tre anni di stop torna sul palco dell’Auditorium di Milano il Coro degli Stonati

Dopo tre anni di stop torna sul palco dell’Auditorium di Milano il Coro degli Stonati Dopo tre anni di stop torna sul palco dell’Auditorium di Milano il Coro degli StonatiStonati non si nasce, lo si diventa.” Su questo paradigma si basa il Corso di Canto per “Stonati”, iniziativa Educational dell’Orchestra Sinfonica di Milano, nata nell’ottobre 2010 grazie alle competenze musicali, direttoriali e musicoterapeutiche del Maestro di Coro Maria Teresa Tramontin, mezzo-soprano del Coro Sinfonico e Direttore delle formazioni corali giovanili. Dopo tre anni di silenzio, una lunga pausa causata dalla pandemia, il corso ha ripreso le sue lezioni e torna finalmente sul palco dell’Auditorium di Milano sabato 11 e domenica 12 giugno alle ore 20.

Il Coro degli Stonati di Milano è una formazione che consente a tutti la possibilità di acquisire una completa consapevolezza rispetto alle proprie facoltà vocali, imparando e divertendosi. Un assunto di base: stonati si diventa non prestando sufficiente attenzione a quale sia il suono da produrre. Come si legge in un appassionante diario del Corso di Canto per “Stonati” a firma del giornalista Tommaso Pellizzari, “lo stonato aspirante cantante assomiglia all’aspirante poeta convinto che i versi migliori siano quelli scritti di getto guardando un bel tramonto.” In effetti, le persone realmente stonate non esistono (o meglio, sono solo il 5% della popolazione mondiale, ndr). A esistere sono persone che credono di esserlo, e che con la giusta educazione alluso della voce possono cimentarsi in un qualcosa di formativo, soddisfacente a livello artistico e stimolante a livello intersoggettivo: cantare in coro. Un’arte, quella del canto, che, come tutte le altre, si lascia conquistare solo con l’esercizio continuo. Continua Pellizzari: “Da un certo punto in poi mi è successa una cosa che è molto difficile spiegare a parole ma che potrei riassumere così: io sapevo esattamente dove si trova il luogo (fisico ma al tempo stesso immaginario) dove andare a prendere ogni nota giusta. Mentre, fino a sei mesi fa, vagavo bendato in un labirinto.”

Questo processo appena descritto ha potuto manifestarsi proprio perché tale esercizio è avvenuto in coro, un organismo con delle leggi particolari all’interno del quale, secondo la M. Maria Teresa Tramontin “C’è sempre almeno uno che canta la nota giusta”, dunque qualcuno da seguire, che fungerà da punto di riferimento, e, man mano che gli altri coristi si allineeranno a lui, le stonature saranno sempre più evidenti (e dunque identificabili e correggibili). Insomma, in coro si cresce insieme, s’impara a sostenersi reciprocamente e si diventa intonati (anche e soprattutto) grazie agli altri. Quale miglior esemplificazione di una società auspicabile?

Le lezioni, tenute da Maria Teresa Tramontin, riguardano la postura, la respirazione, l’emissione del fiato e del suono, l’utilizzo delle vocali e delle consonanti, il controllo del diaframma con vocalizzi e semplici canti polifonici di piacevole esecuzione, e molto altro. Dopo il successo della prima edizione del corso, con soli 50 partecipanti, inizia un passaparola che ha portato negli anni ad un incremento verticale degli “aspiranti stonati”, che sabato 11 e domenica 12 giugno si cimenteranno in un programma tanto variegato quanto complesso, che spazia da brani della tradizione lirica (Mozart, Verdi, Rossini, Donizetti) fino a musiche dai Musical Il Mago di Oz e Sister Act, passando per gli Spirituals della tradizione Gospel, accompagnati al pianoforte da Pietro Cavedon e Vittorio Rabagliati. Insomma, un meraviglioso ritorno di una delle più interessanti realtà amatoriali a livello corale, che insieme esprimono la incontenibile gioia di essere di nuovo sul palco dell’Auditorium, quasi urlando in coro ciò che disse il compositore brasiliano Tom Jobim: “Anche nel petto di uno stonato batte forte un cuore.”

 

Biglietti. Prezzo unico: 10 euro. Orari biglietteria: Martedì – Domenica, 10 – 19; Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: [email protected]

Programma

H. Arlen Over The Rainbow  da Il Mago di Oz

C. Orff Veris laeta facies da Carmina Burana

Spiritual trad. Oh When the Saints

Anonimo Gaudete

M. Shaiman Hail Holy Queen da Sister Act I

G. Carissimi Vittoria, mio core

W.A. Mozart Papageno, Papagena da Il Flauto Magico

Simon & Garfunkel Scarborough fair

M. Shaiman I Will Follow Him da Sister Act I

W.A. Mozart Ave Verum Corpus K 618

J. W. Kalliwoda Benedictus

G. Verdi La Vergine degli Angeli  rid. da La forza del destino

P. Mascagni Gli aranci olezzano da Cavalleria Rusticana

N. Rota Canto di Gloria

G. Rossini Dal tuo stellato soglio da Mosè in Egitto

W.A. Mozart Giovani liete da Le nozze di Figaro

G. Bizet Arlésienne

L. Perosi Et hymno dicto da Passione secondo san Marco

G. Verdi Gli arredi festivi da Nabucco

G. Donizetti Coro dei servitori da Don Pasquale

G. Verdi Vieni, o guerriero vindice da Aida

Spiritual trad. Every Time I Feel the Spirit

Spiritual trad. Joshua Fit the Battle of Jericho

C. Orff O Fortuna da Carmina Burana

G. Verdi Va’ Pensiero da Nabucco

Maria Teresa Tramontin, Direttore

È mezzosoprano del Coro Sinfonico da oltre vent’anni, ha iniziato sotto la guida del M° Gandolfi e continua tuttora. È stata diretta da grandi maestri quali Chailly, Ceccato, Caetani, Flor, Barshai, Jurowski, Slatkin, Fedoseyev, Morricone, Veronesi, Abbado, Sir Marriner, Zhang, Rilling, Marshall, Jais, Grazioli. Ha collaborato con orchestre tra cui Pomeriggi Musicali, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Orchestra Sinfonica di Lecco, Orchestra Toscanini e del Teatro Coccia di Novara; inoltre ha inciso cd con P. Domingo, A. Bocelli, J.D. Florez, L. Aliberti e altri ancora. Ha intrapreso il percorso musicale dapprima studiando pianoforte, teoria e solfeggio e successivamente canto lirico e vocalità con A. Conti,
S. Sigurtà e C. D’Antoni. Fin dall’età di 14 anni si è esibita come corista e solista in numerosi concerti. Ha un repertorio che spazia dalla musica rinascimentale a quella contemporanea, con una particolare predilezione per il Cinque e il Seicento. Si è specializzata con la lode in Musicoterapia presso la Scuola di Artiterapie di Lecco. Ha insegnato musica, in qualità di esperto, nelle scuole per oltre 16 anni tenendo corsi di preparazione all’educazione musicale vocale ai docenti; educa al canto e alla vocalità numerosi cori. Ha fondato con la Fondazione e diretto per oltre dieci anni il Coro dei detenuti del Reparto dei tossicodipendenti “La nave” nel carcere di San Vittore di Milano. È docente e Direttore del Corso di Canto per Stonati dal 2010, anno d’inizio della sua fondazione. Dal 2008 è Maestro del Coro delle Voci bianche e de I Giovani de laVerdi.

Pietro Cavedon, pianoforte

Ha studiato pianoforte presso la Civica Scuola di Musica di Milano, sotto la guida di A. Di Renzo e di M. Carnelli. Ha frequentato i corsi di perfezionamento tenuti da Vitaly Margulis, Alfons Kontarski, Aldo Ciccolini. Ha seguito i corsi di Musica da camera di R. Filippini, F. Rossi, e i corsi di prassi esecutiva di musica moderna e contemporanea di R. Rivolta. Grazie all’incontro con E. Borri, presso il Conservatorio di Novara, nel 2006 inizia a studiare e approfondire un repertorio poco noto al grande pubblico di musiche pianistiche e cameristiche di compositori italiani del primo ‘900, concentrandosi sulla figura di Felice Lattuada. Ha preso parte a numerose stagioni e rassegne musicali in Italia e all’estero, tra cui ricordiamo LaVerdi, MITO SettembreMusica, La Società dei Concerti di Milano, Società Umanitaria, Milano Classica, Teatro Coccia di Novara, Teatro Donizetti di Bergamo, in diretta radiofonica per Rai Radiotre nella trasmissione Piazza Verdi, Lucerna, Wurzburg… Lavora in qualità di maestro collaboratore al pianoforte presso la Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano. È insegnante di musica di scuola secondaria.

Vittorio Rabagliati, pianoforte

Diplomato in Pianoforte e in Clavicembalo al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e al Conservatorio di Losanna (Svizzera). Ha suonato in tutta Europa, Medio Oriente e Giappone per le principali stagioni musicali sinfoniche con importanti solisti e direttori come R. Chailly, R. Barshai, Yutaka Sado, P. Domingo, V. Jurovsky, K. Petrenko, D. Gatti, S. Byschkov e molti altri. In Italia collabora con numerose istituzioni – l’Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, La Fondazione del Teatro la Fenice di Venezia, del Teatro alla Scala di Milano, dei Pomeriggi musicali di Milano – per importanti manifestazioni in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di Venezia, il Festival MITO, il Festival dei due Mondi di Spoleto, il Festival di Besançon in Francia, la Stagione del Teatro alla Scala. In qualità di clavicembalista è stato più volte invitato al Festival Internazionale “Settimane Musicali di Stresa”, dove ha eseguito l’Integrale delle opere teatrali di Mozart. Ha partecipato a numerose registrazioni discografiche, radiofoniche e televisive ed è collaboratore pianistico a numerosi corsi di alto perfezionamento tra cui quello tenuto da A. Sorokov, Konzertmeister dei Wiener Symphoniker di Vienna. Svolge inoltre attività di pubblicista in Italia e all’estero su argomenti musicali. In formazione da camera suona per le principali stagioni concertistiche e si dedica soprattutto al repertorio moderno e contemporaneo. Insegna Pianoforte al Conservatorio Statale “G. Verdi” di Como.

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