Il cinema di Yasuzō Masumura arriva a Milano: una rassegna imperdibile

Il cinema di Yasuzō Masumura arriva a Milano: una rassegna imperdibileDal 9 al 29 luglio 2025, Cineteca Milano dedica una retrospettiva al maestro giapponese. Infatti, la rassegna “Seduzione e fascino: il cinema di Yasuzō Masumura” porterà al cinema Arlecchino cinque capolavori restaurati. Inoltre, rappresenta un’occasione unica per scoprire uno dei registi più innovativi del Sol Levante.

Un pioniere tra Roma e Tokyo

Yasuzō Masumura fu il primo giapponese a studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Infatti, frequentò l’istituto durante il periodo d’oro del neorealismo italiano. Inoltre, ebbe come professore Alessandro Blasetti, maestro del cinema nazionale.

Dopo essere tornato in Giappone, portò in patria un nuovo stile cinematografico. Infatti, introdusse una freschezza inedita in un’epoca di rinascita per tutto il cinema giapponese. Pertanto, divenne immediatamente un innovatore della settima arte nipponica.

L’influenza del neorealismo italiano

L’esperienza romana segnò profondamente la poetica di Masumura. Infatti, assorbì le tecniche narrative del neorealismo italiano. Inoltre, le rielaborò secondo la sensibilità orientale, creando un linguaggio cinematografico unico.

I film in programma: capolavori restaurati

La rassegna presenta cinque opere rappresentative del regista. Infatti, tutti i film sono stati restaurati in 4K nel 2024. Pertanto, il pubblico potrà ammirare queste pellicole nella loro forma migliore.

A Wife’s Confession (1961): un dramma alpino

Il primo film in programma racconta di una tragedia in alta montagna. Infatti, durante un’ascensione, una donna sacrifica la vita del marito per salvare la propria. Inoltre, il film esplora i confini tra omicidio e legittima difesa.

Ayako Wakao, attrice feticcio di Masumura, offre una performance straordinaria. Infatti, dimostra infinite sfumature psicologiche nel ruolo protagonista. Pertanto, conferma il suo status di star indiscussa del cinema giapponese.

All Mixed Up (1964): l’amore proibito

Tratto da un romanzo di Jun’ichirō Tanizaki, questo film affronta temi provocatori. Infatti, porta sullo schermo per la prima volta in Giappone l’amore lesbico. Inoltre, lo fa con uno stile sontuoso e una narrazione coinvolgente.

La relazione tra una donna sposata e una giovane amica si trasforma gradualmente. Infatti, diventa qualcosa di più complesso e profondo. Pertanto, il film esplora territori inesplorati del cinema nipponico dell’epoca.

The Red Angel (1966): la brutalità della guerra

Ambientato durante la seconda guerra sino-giapponese, il film segue un’infermiera al fronte. Infatti, Sakura Nishi scopre la brutalità del conflitto in un ospedale da campo. Inoltre, affronta violenze e soprusi che segnano profondamente la sua esistenza.

Il film mostra senza filtri gli orrori della guerra. Infatti, denuncia la perdita di umanità in situazioni estreme. Pertanto, rappresenta una delle opere più potenti di Masumura.

The Spider Tattoo (1966): seduzione e vendetta

Ambientato nel Giappone feudale, questo film racconta una storia di vendetta. Infatti, una donna seducente viene rapita e avviata alla prostituzione. Inoltre, dopo essersi fatta tatuare un ragno sulla schiena, cerca la sua rivincita.

Il film è coloristicamente spettacolare e tematicamente controverso. Infatti, esplora i temi della seduzione e della vendetta femminile. Pertanto, conferma la capacità di Masumura di trattare argomenti provocatori.

Seisaku’s Wife (1965): amore oltre i pregiudizi

Ambientato nel primo Novecento, il film segue le vicende di Okane. Infatti, dopo anni come concubina, torna al villaggio natale dove è disprezzata. Inoltre, trova inaspettatamente l’amore in Seisaku, un soldato modello.

La storia esplora i pregiudizi sociali e la forza dell’amore. Infatti, mostra come i sentimenti possano superare le convenzioni. Pertanto, rappresenta una delle opere più toccanti del regista.

Un maestro del cinema mondiale

Nato nel 1924 nella prefettura di Yamanashi, Masumura si laureò in Giurisprudenza. Infatti, entrò negli studi Daiei nel 1947 prima di partire per Roma. Inoltre, al ritorno lavorò come assistente di Kenji Mizoguchi e Kon Ichikawa.

Debuttò alla regia nel 1957 con “Baci”. Infatti, da allora diresse 57 film fino alla morte nel 1986. Inoltre, collaborò frequentemente con sceneggiatori di talento come Yoshio Shirasaka e Kaneto Shindo.

Lo stile innovativo di Masumura

Il regista seppe alternare registri popolari e soluzioni avanzate. Infatti, unì classicismo hollywoodiano e aperture pop in modo originale. Inoltre, rimase sempre un attento osservatore dei costumi sociali giapponesi.

I suoi film furono una ventata di aria fresca per il cinema nazionale. Infatti, anticiparono temi e stili della nouvelle vague giapponese. Pertanto, la sua influenza si estese ben oltre i confini nazionali.

Informazioni pratiche per la rassegna

La rassegna si terrà al cinema Arlecchino in via San Pietro all’Orto 9. Infatti, ogni film avrà due proiezioni durante le tre settimane. Inoltre, i biglietti sono disponibili a prezzi accessibili.

Il biglietto intero costa 8,50 euro, mentre sono previste diverse riduzioni. Infatti, under 25 e over 65 pagano 7,50 euro. Inoltre, chi possiede la Cinetessera paga solo 6,50 euro.

Le proiezioni inizieranno mercoledì 9 luglio alle ore 21.00. Infatti, continueranno fino a martedì 29 luglio con orari serali e pomeridiani. Pertanto, ci saranno molte occasioni per partecipare a questo evento culturale imperdibile.

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