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Il grande ritorno di DIG Festival con il meglio del giornalismo da tutto il mondo. Populismi e democrazie, crisi politica e climatica, libertà di espressione, diritti civili e focus sull’Italia al voto

Il grande ritorno di DIG Festival con il meglio del giornalismo da tutto il mondo. Populismi e democrazie, crisi politica e climatica, libertà di espressione, diritti civili e focus sull'Italia al voto Il grande ritorno di DIG Festival con il meglio del giornalismo da tutto il mondo. Populismi e democrazie, crisi politica e climatica, libertà di espressione, diritti civili e focus sull'Italia al votoCi sarà anche il documentarista investigativo danese Mads Brügger, vera e propria icona del giornalismo sotto copertura, tra i protagonisti della nuova edizione di DIG Festival, dal 22 al 25 settembre a Modena, caratterizzata da un programma internazionale che prevede oltre 70 eventi tra cui incontri, workshop, anteprime cinematografiche, arte e musica.
Si comincia giovedì 22 settembre con l’inaugurazione della mostra personale dell’acclamata artista Gabriella Giandelli, autrice del Watchdog dell’edizione 2022, il “cane da guardia” simbolo del giornalismo di inchiesta e di ogni edizione di DIG. A seguire “Incubi di pace”, la lectio inaugurale dell’intellettuale Maria Nadotti, saggista e giornalista, aprirà ufficialmente il Festival nella cornice della Chiesa di San Carlo.
Durante DIG Festival 2022 Stay Gold si parlerà di conflitti, propaganda e giornalismo, delle grandi crisi del nostro tempo, di autoritarismo tecnologico. Un’edizione dedicata alla memoria di Matteo Scanni – giornalista, documentarista, a lungo direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica di Milano – prematuramente scomparso il 27 gennaio scorso: Stay Gold, “resta d’oro”, era infatti l’invito con cui amava spronare i giovani giornalisti a rimanere incorruttibili e a continuare a cercare la verità senza scendere a compromessi.
Tra gli ospiti più importanti il regista ucraino Sergei Loznitsa, premiato nei maggiori festival e dalle giurie più prestigiose, da IDFA a Cannes, che terrà la masterclass da remoto ‘Archivio e propaganda’; la reporter irlandese Sally Hayden, vincitrice dell’Orwell Prize 2022 con il suo My Fourth Time, We Drowned, sulla tratta di esseri umani in Libia; Avi Mograbi, il documentarista che con i suoi lavori ha saputo raccontare meglio di chiunque altro la politica di occupazione di Israele nella Striscia di Gaza; la giornalista e autrice Sarah Jaffe e lo scrittore Paolo Nori. Saranno presenti anche esponenti di spicco di diverse realtà chiave del giornalismo di inchiesta più innovativo, come Bellingcat e Forensic Architecture, che con le loro tecniche di indagine hanno saputo svelare abusi e crimini di guerra nelle zone di conflitto, recentemente anche nel contesto ucraino. La ONG Privacy International arricchirà invece il programma di DIG con riflessioni sull’uso autoritario della tecnologia contro il giornalismo e i migranti.
DIG è cinema e grandi documentari: nelle sale dello storico Cinema Astra verranno proiettati da mattina a sera i film finalisti nelle cinque categorie dei DIG Awards, alla presenza degli autori che raggiungeranno Modena da ogni parte del mondo. Si tratta di una programmazione unica che solo DIG Festival può offrire, grazie al suo network e alle centinaia di candidature ricevute, come ogni anno: i migliori film, brevi e lunghi, che raccontano fatti e storie dimenticati dalle narrazioni mainstream. Così, per quattro giorni, il Cinema Astra nel centro della città diventa una finestra sul mondo. Oltre ai titoli in concorso, il Festival presenta come ogni anno una ricca sezione di film extra: spiccano le rassegne dedicate al lavoro di Avi Mograbi e Mads Brügger.
DIG è alta formazione e grande approfondimento: il Festival ospiterà, come sempre, anche le sessioni della DIG Academy, per la prima volta nelle aule del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena, offrendo 12 workshop riconosciuti dall’Ordine dei Giornalisti e quindi validi ai fini della formazione continua. Oltre a questi 12 incontri speciali sulle sfide del giornalismo – gratuiti e aperti a tutti il pubblico del Festival – DIG 2022 rafforza i DIG Talk, con una ventina di panel e dialoghi di respiro internazionale, dislocati fra gli spazi del Collegio San Carlo e del Complesso San Paolo.
DIG è contaminazione e arte: come da tradizione, il Festival porta a Modena una mostra dell’artista scelto per interpretare il Watchdog della nuova edizione e la miglior musica in circolazione: oltre all’inaugurazione della personale di Gabriella Giandelli al San Paolo, la serata di venerdì, nella Chiesa di San Carlo, vedrà protagonisti i C’mon Tigre con un concerto esclusivo.
Durante DIG Festival, inoltre, saranno assegnati i premi internazionali DIG Awards – il concorso che quest’anno ha attirato una partecipazione da record, con oltre 400 opere candidate da tutto il mondo. I premi saranno attribuiti dalla prestigiosa giuria internazionale di DIG, in cui siedono autori e produttori dei maggiori brand del giornalismo di inchiesta e del documentario al mondo, tra cui Al Jazeera, Arte, BBC e Fremantle.
La giuria dovrà anche scegliere il miglior progetto presentato nella live session del DIG Pitch a cui affidare un contributo di 15mila euro. Altrettanto spazio sarà dato alla categoria audio, con una giuria dedicata e sempre più autorevole, composta da grandi autori e podcaster internazionali, tra cui Susanne Reber e Matteo Caccia.
“Dal 2015 ciò che rende unico il DIG Festival è la sua attenzione per l’approfondimento e la contaminazione, per gli sguardi liberi e obliqui, per la condivisione della conoscenza attraverso decine di incontri, rassegne esclusive al cinema, workshop di alta formazione, eventi artistici e culturali originali”, dichiara Alberto Nerazzini, giornalista investigativo e Presidente di DIG“DIG conferma il supporto al giornalismo investigativo e la crescita della sua grande comunità composta da autori, giornalisti e cittadini che non si accontentano e vogliono essere gold, ovvero consapevoli, informati, liberi e incorruttibili, proprio come esortava Matteo Scanni, cofondatore e presidente, amico fraterno e compagno di viaggio che ci ha lasciati troppo presto, senza lasciarci soli. Il programma necessario e ambizioso dell’ottava edizione lo dedichiamo ovviamente a lui”.
“DIG Festival rappresenta uno degli appuntamenti più importanti nella scena culturale di Modena e non solo”, commenta Andrea Bortolamasi, assessore alla cultura del Comune di Modena“DIG è coraggio, partecipazione, impegno civile: vogliamo fare in modo che cresca e si sviluppi sempre di più a Modena, che ormai è città dei Festival”.
La quattro giorni di DIG Festival comincia giovedì 22 già dalla mattina con il primo appuntamento della Dig Academy: alle 10.30 ‘Search, verification, investigation e Pinpoint’ nell’Aula Convegni del dipartimento di Giurisprudenza di Unimore (via San Geminiano 3, a Modena). A seguire, alle 14 l’incontro con le avanzate tecniche investigative di Border Forensics e Forensic Architecture e, alle 16.30, tavolo tutto al femminile per il seminario ‘L’inviato dentro al conflitto e la guerra dell’informazione’ con le inviate Francesca Mannocchi (La7) e Stefania Battistini (TG1 Rai) e la moderazione di Francesca Coin, professoressa associata all’Università di Lancaster, Regno Unito, e membro del Direttivo di DIG. Per quattro giorni, il programma della DIG Academy sarà sempre lo stesso: un incontro al mattino e due nel pomeriggio.
Sempre giovedì, il primo appuntamento DIG OFF con l’inaugurazione della personale di Gabriella Giandelli, ‘disegni’, alle 17.30 nel Complesso San Paolo, per poi arrivare all’appuntamento che apre ufficialmente l’edizione 2022 del DIG Festival: la serata inaugurale con la lectio magistralis della giornalista e saggista Maria Nadotti ‘Incubi di pace’, alle 19 nella Chiesa di San Carlo. La prima giornata di DIG apre la strada anche al ricco programma di proiezioni, tutte ospitate al cinema Astra di via Francesco Raismondo 21: alle 21.30 si comincia con ‘The Ambassador’, di e con Mads Brügger. Con lui per presentare l’opera ci sarà Alberto Nerazzini, giornalista investigativo e Presidente di DIG.
Venerdì 23, la prima giornata piena del Festival, si apre con la ‘sacra cerimonia’ dei DIG Pitch, dalle 9.30 nel Teatro della Fondazione Collegio San Carlo: sul palco i team finalisti presentano i loro progetti davanti alla giuria di DIG Awards, schierata a pochi metri da loro, e a un pubblico di addetti ai lavori di altissimo profilo. A condurre la cerimonia sarà Susanne Reber, executive producer di Scripps. In palio per il progetto vincitore un premio di produzione fino a 15mila euro per sostenere un progetto video di inchiesta e reportage in fase di sviluppo o pre-produzione.
È la prima giornata intera di cinema – con proiezioni dalle 11 alle 20 al cinema Astra dei film finalisti – ed è anche una giornata “caldissima” per quanto riguarda i DIG Talk, con quattro appuntamenti speciali: alle 11 ‘Come le tecnologie di sorveglianza espandono i confini’, con Antonella Napolitano della Ong Privacy International, Lorenzo Bagnoli di IrpiMedia e Daniel Howden di Lighthouse Reports, nella Sala Verde del Collegio San Carlo, dove alle 15 sarà il turno di ‘My life undercover. Giornalisti sotto copertura’ con Mads Brügger, Sacha Biazzo, Alberto Nerazzini e Corrado Formigli. Infine due incontri realizzati in collaborazione con DHialogue (Unimore), entrambi nel Teatro della Fondazione Collegio San Carlo: alle 15.30 ‘Il lavoro non ti ama’ con l’autrice dell’omonimo libro Sarah Jaffe e Francesca Coin, e alle 18 ‘Archivio e propaganda’, la masterclass del grande regista ucraino Sergei Loznitsa che – in collegamento video – parlerà dell’uso dei filmati d’archivio e dei modi in cui questo materiale può essere utilizzato per perseguire diversi obiettivi creativi o propagandistici (introduzione di Vittorio Iervese di Unimore e Alberto Nerazzini).
I tre appuntamenti di giornata della DIG Academy (Dipartimento di Giurisprudenza) riguardano la sicurezza informatica (ore 10:30), le tecnologie e il business della sorveglianza (ore 14:00) e le potenzialità del podcast (ore 16:30), con protagonista il popolare autore Matteo Caccia.
Il programma del Cinema Astra è arricchito da due importanti film fuori concorso: alle 17.30 appuntamento con ‘The First 54 Years. An Abbreviated Manual for Military Occupation’ di e con Avi Mograbi, presente in sala, e alle 20.30 ‘Navalny’ di Daniel Roher, il film premiato al Sundance 2022 che, con il ritmo appassionante di un thriller, segue il leader dell’opposizione russa nella sua indagine – realizzata con il collettivo Bellingcat – per identificare gli uomini che hanno tentato di ucciderlo con il veleno.
Il gran finale di venerdì 23 è con il secondo appuntamento DIG Off del Festival: ‘Gold Scenario’, il concerto esclusivo di C’mon Tigre, dalle 21 nella Chiesa di San Carlo.
Giornata di talk quella di sabato 24, con ben otto appuntamenti: si comincia alle 10.30 nella Sala del Leccio del Complesso San Paolo con ‘True crime per davvero. Il successo del podcast investigativo’ con Susanne Reber, Alessia Cerantola, George Lavender, Adèle Humbert e James Edwards; alle 11.30, sempre nella Sala del Leccio, è la volta di ‘Inhuman Trafficking. Violazioni dei diritti umani e politiche fallimentari nel Mediterraneo’ con Ottavia Spaggiari, Juan Matías Gil, Sally Hayden e Laura Silvia Battaglia (in collaborazione con DHialogue); allo stesso orario, ma nel cortile del Leccio, protagonisti ambiente ed economia con ‘Verso la Green Supply Chain. La transizione ecologica è ancora sostenibile?’ con Stefano Liberti ed Edy Gambetti (in collaborazione con Coop Alleanza 3.0), mentre alle 12, nella sala Verde della Fondazione San Carlo, Jack Wolf, Niall Sargent e Klaudia Bronckaerts indagheranno l’emergenza climatica nel panel ‘It’s freezing!’. Nel pomeriggio, ‘Il suono del racconto. Scrivere per il podcast’ con Matteo Caccia, Giulia Nucci, Alessia Rafanelli, Christian Raimo e Angelo Miotto (ore 15, Sala del Leccio), mentre libertà e salute dell’informazione sono al centro dell’incontro ‘Giornalisti e procure: l’inchiesta sotto indagine’, con gli inchiestisti Paolo Mondani e Giorgio Meletti, il presidente Fnsi Beppe Giulietti e Fabrizio Franchi, membro del consiglio nazionale dell’Ordine (ore 15;30, Dipartimento Giurisprudenza, in collaborazione con Aser). Alle 16, nel Teatro della Fondazione San Carlo, appuntamento con ‘Stripping Gaza. Documentare l’occupazione in Palestina’ insieme ad Avi Mograbi, Mona Shtaya, Margherita Pescetti e Maria Chiara Rioli (in collaborazione con DHialogue), e alle 17:30, nel Cortile del Leccio, il panel ‘La guerra alle donne. Le guerre delle donne’ per discutere di aborto e diritti, di femminicidio, di violenza sessuale e razziale, insieme a Francesca Coin, Eddi Marcucci, Nadeesha Uyangoda e Claudia Torrisi.
Nelle aule del Dipartimento di Giurisprudenza, il programma di sabato 24 della DIG Academy prevede i workshop ‘Giornalisti e whistleblower’ alle 10:30 (a cura di Transparency International), ‘Il metodo Bellingcat’ alle 14, con Aiganysh Aidarbekova di Bellingcat e Valerio Bassan, e ‘Videogiornalismo investigativo in Italia’, con Alberto Nerazzini e Sacha Biazzo (Fanpage), alle 16:30.
Sabato il Cinema Astra apre i battenti alle 10. Proseguono le proiezioni dei film in gara per i DIG Awards, poi grande giornata di extra: alle 15 ‘Babi Yar. Context’ di Sergei Loznitsa, introdotto da Vittorio Iervese di Unimore, il documentario costruito su immagini d’archivio per raccontare lo sterminio, a fine settembre 1941, di 30mila ebrei da parte delle truppe naziste alle porte di Kiev, e alle 18 Avi Mograbi presenta il suo ‘Z32′, grande film sul valore della memoria e della giustizia, attraverso la testimonianza di un ex soldato israeliano. Infine, è il giorno della Saturday Mads Night, con due film di Mads Brügger, presidente della giuria DIG 2022: ‘The Red Chapel’ alle 20, alle 21:30 incontra il regista incontra il pubblico in sala, e alle 22 proiezione di ‘The Mole. Undercover in North Corea’.
I DIG Awards 2022 sono protagonisti alle 19 nella Chiesa di San Carlo con la serata di premiazione. E la grande giornata di sabato si chiude solo a notte fonda: al Vibra Club di via IV Novembre va in scena Stay Gold Party, la lunga festa di DIG, con DJ set, bar e street food.
L’ultima giornata di Festival, domenica 25, è sicuramente una giornata particolare, ma offre un programma compatibile con l’appuntamento elettorale: al mattino, un incontro pensato anche per i più piccoli, nella Sala del Leccio, dedicato al giornalismo a fumetti, alle 11:30. Stesso orario per l’atteso confronto tra Aiganysh Aidarbekova di Bellingcat e Lorenzo Pezzani di Forensic Architecture e Border Forensics, nel panel ‘Investigare il conflitto’, nel Teatro della Fondazione San Carlo. Per chi preferisce una mattinata al cinema, l’Astra propone le proiezioni delle ultime opere in concorso.
Per quanto riguarda il pomeriggio, dalle 14:30 al Cinema Astra verranno proiettati i film vincitori dei Dig Awards 2022, dando spazio anche a un extra, il film Menzione Speciale al DIG Pitch 2021 ‘The Deserter’, inchiesta sulla morte in Ucraina dei reporter Andy Rocchelli e Andrej Mironov. Soprattutto però domenica pomeriggio sono protagonisti i DIG Talk ‘Migrazioni e conflitti. Raccontare il mondo in fiamme’ (alle 16.30 nel Cortile del Leccio, con Francesca Mannocchi e Laura Silvia Battaglia insieme a May Bulman), ‘Immoral code: se a sparare sono i robot killer e l’intelligenza artificiale’ (alle 17 nella Sala Verde della Fondazione Collegio San Carlo, con Davide Del Monte, Barbara Gallo, Catherine Connolly e Philip Di Salvo), e il discorso inedito che lo scrittore Paolo Nori ha deciso di portare a DIG Festival: ‘I nomi cambiano, l’amore resta. Potere e letteratura in Russia, da Fedor Dostoevskij a Zachar Prilepin’ (alle 19, nel Cortile del Leccio).
Gli ultimi tre appuntamenti con la DIG Academy sono dedicati al fact-checking sui social (ore 10:30), a giornalismo e trauma (ore 14) e al data journalism (ore 16:30).
DIG Festival 2022 Stay Gold si chiude con la proiezione, alle 20.30 sempre al cinema Astra, di ‘One day One day’ del giovane regista e filmmaker Olmo Parenti, che sarà in sala per presentare il suo lavoro e incontrare il pubblico.
Il programma completo è consultabile sul sito dig-awards.org
Informazioni pratiche
Le location di DIG
DIG Festival 2022 si terrà negli spazi del collegio San Carlo, del cinema Astra e del Complesso San Paolo, compresi gli attigui spazi del dipartimento di Giurisprudenza, nel cuore del centro storico cittadino.
I partner 2022 del Festival
DIG Festival è una manifestazione indipendente. I finanziamenti arrivano quasi esclusivamente da soggetti pubblici: nel 2022, da Regione Emilia-Romagna e Film Commission ER, da Comune di Modena e Fondazione di Modena. Supportano DIG anche Google News Initiative, Fondazione e Ordine Giornalisti Emilia-Romagna, Aser, Finpro, Coop Alleanza 3.0. Tra i principali partner figurano Fondazione Collegio San Carlo, Unimore, FEM, AGO e Festivalfilosofia, a cui si aggiungono Librerie Coop, Bunker, Tintoria Emiliana, Galleria D406, Squadro Stamperia Galleria d’Arte, Cinema Astra, Juta Cafè, Fondazione Cineteca di Bologna, Fondazione Moleskine, Sartoria Comunicazione.
Cos’è DIG
DIG è un’associazione culturale che dal 2015 sostiene il giornalismo di qualità in tutte le sue forme, in Italia e nel mondo. DIG sta per Documentari, Inchieste, Giornalismi e richiama l’azione dello “scavare”, to dig in inglese. Il motto dell’associazione è “I wanna be your watchdog”. Dal 2015 DIG organizza e promuove un Festival che è diventato un punto di riferimento per i giornalisti e le giornaliste che si dedicano a inchieste e reportage: a loro DIG offre contatti con i maggiori broadcaster europei e un pitch dedicato per raccogliere parte del budget utile a produrre storie importanti. Dal 2020 il Festival si tiene a Modena.

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