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Le Stagioni di Vivaldi e Piazzolla con I Solisti Aquilani per il concerto conclusivo dei Giardini della Filarmonica. Apertura giornata con ARS Lituanica Trio e il patrimonio musicale degli ebrei lituani

Le Stagioni di Vivaldi e Piazzolla con I Solisti Aquilani per il concerto conclusivo dei Giardini della Filarmonica. Apertura giornata con ARS Lituanica Trio e il patrimonio musicale degli ebrei lituani Le Stagioni di Vivaldi e Piazzolla con I Solisti Aquilani per il concerto conclusivo dei Giardini della Filarmonica. Apertura giornata con ARS Lituanica Trio e il patrimonio musicale degli ebrei lituaniIl festival dei Giardini della Filarmonica affida il suo ultimo concerto giovedì 1° luglio (ore 21.30) a I Solisti Aquilani, ensemble italiano fra i più longevi e apprezzati nel panorama musicale da oltre mezzo secolo. Il concerto, che avrebbe dovuto inaugurare lo scorso novembre la stagione 2020-21 dell’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Argentina, rinviato per l’emergenza Covid, trova finalmente il suo palcoscenico nella suggestiva cornice verde dei Giardini dell’istituzione romana (via Flaminia 118). I Solisti Aquilani eseguono i quattro concerti forse più celebri della storia della musica, Le quattro stagioni di Vivaldi (violino solista Daniele Orlando), in un’interpretazione nuova e storicamente informata, nata nel 2018 in occasione dei 50 anni di storia della compagine abruzzese e incisa anche in CD. Il ‘coraggio’ di incidere oggi uno dei brani più registrati ed eseguiti di sempre nasce da una nuova chiave interpretativa che va oltre la tradizionale prassi esecutiva, per riflettere sul ruolo dell’uomo all’interno dell’Ambiente, “un invito a un rinnovato rispetto per la natura che ci ospita e che troppo a lungo abbiamo devastato” come raccontano gli stessi musicisti. Ispirate da questa lettura sono le poesie che le scrittrici Dacia Maraini e Donatella Di Pietrantonio hanno voluto dedicare ai Solisti Aquilani, una sorta di ‘versione contemporanea’ dei Sonetti (pare scritti dallo stesso Vivaldi) che nel Settecento venivano stampati insieme alle Quattro stagioni.

A Vivaldi, vengono affiancate altre stagioni, di un’altra epoca, di un altro emisferio, composte a 250 anni di distanza: sono Las cuatro estaciones porteñas di Astor Piazzolla, in cui il musicista argentino descrive il sentimento del passare del tempo per gli abitanti di Buenos Aires. Esplicito il riferimento a Vivaldi, le cui Stagioni venivano riscoperte proprio verso la metà del secolo scorso. Scritte tra il 1965 e il 1970, le Estaciones nascono come pezzi a sé stanti, composte da Piazzolla per il quintetto di cui era bandoneonista. Sono uno dei migliori esempi del nuevo tango, con echi di musica classica e jazz. Diverse le trascrizioni esistenti, quella che ascolteremo è per violino e orchestra d’archi di Luis Bacalov, scritta per il violino solista di Sonig Tchakerian che le eseguirà anche in quest’occasione.

La giornata si apre in Sala Casella (ore 20) con il concerto Foreign Homes dell’ARS Lituanica Trio (Dalia Dėdinskaitė violino, Gleb Pyšniak violoncello, Tadas Motiečius fisarmonica), un omaggio al patrimonio musicale degli ebrei lituani, chiamati Litvak. Ai primi del 1300, il Granduca Gediminas invitò nel Granducato di Lituania in via di espansione gli ebrei da tutta Europa. Migliaia di ebrei perseguitati trovarono qui un rifugio sicuro per la crescita della loro cultura e religione. Quando Napoleone nel 1812 arrivò in Lituania, soprannominò Vilnius la “Gerusalemme del Nord”. Nel corso di 600 anni, gli ebrei lituani rappresentarono uno dei pilastri dello sviluppo della Lituania e dei paesi limitrofi, fino a quando l’olocausto spazzò via tragicamente il 95% della popolazione ebraica che viveva in Lituania. Ciononostante, ad oggi i discendenti dei Litvak continuano a svolgere un ruolo di primo piano. Uno dei contributi più significativi lo troviamo nel patrimonio musicale. Musicisti e compositori come Leopold Godowsky, Jascha Heifetz, Aaron Copland, David Geringas, i fratelli Livschitz, Julian Rachlin, Anatolijus Šenderovas sono di origine lituana o sono nati e cresciuti in Lituania. L’idea di questo concerto è un tentativo di unire passato e presente, seguendo le orme del patrimonio musicale dei Litvak. Il concerto si inserisce nell’ambito del Festival Internazionale “Le strade d’Europa. Lituania – Italia”, organizzato dall’Associazione culturale Musica Vitale, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia e finanziato dal Consiglio Lituano della Cultura – Ministero Lituano della Cultura.

Chi vorrà ristorarsi nei Giardini, potrà gustare i piatti tipici della cucina siriana preparati ogni giorno da Hummus Town, progetto nato da qualche anno a Roma per far conoscere la tradizione culinaria della Siria, contribuendo all’integrazione di rifugiati nella società e dando loro una opportunità lavorativa.

I Giardini della Filarmonica sono realizzati in collaborazione con:

Ambasciata Argentina, Ambasciata del Brasile, Ambasciata dell’India a Roma, Ambasciata di Irlanda, Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia, Consiglio Lituano della Cultura – Ministero Lituano della Cultura, Istituto Giapponese di Cultura, SUMMERMELA Festival, Fondazione FIND, ISMEO, Kama Productions, Festival Internazionale “Le strade d’Europa. Lituania – Italia”, Associazione culturale Musica Vitale, LazioSound, Tempo Reale, Associazione Fabrica, Alefba, Fuorilinea editore, Rivista “Bukhara”Accademia Nazionale di Santa Cecilia, AsLiCo, Avos Project – Scuola Internazionale di Musica.

 

Il progetto “I Giardini della Filarmonica”, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

 

Biglietti: I Solisti Aquiliani 23 euro (più diritto di prevendita). ARS Lituanica Trio 10 euro (più diritto di prevendita);

Si raccomanda la prenotazione e l’acquisto on line su filarmonicaromana.org.

Presso la Sala Casella la biglietteria apre un’ora prima del concerto.

Gli ingressi avverranno nel rispetto delle disposizioni anti Covid.

GIOVEDì 1 LUGLIO

 

LITUANIA / I SOLISTI AQUILANI

SALA CASELLA ore 20

 

LITUANIA / FOREIGN HOMES (Patrie straniere)

 

Ars Lituanica Trio

Dalia Dėdinskaitė violino

Gleb Pyšniak violoncello

Tadas Motiečius fisarmonica

 

Anatolijus Šenderovas “Il dialogo” per violino e violoncello; Song of Songs; Il canto e la danza

César Cui Orientale dal Kaleidoscope op. 50

Aaron Copland The Little Horses

Jascha Heifetz – M. Ponce Estrellita

George Gershwin Summertime (arr. Mieldažis)

Beeny Goodman Air Mail Special (arr. Mieldažis)

nell’ambito del Festival Internazionale “Le strade d’Europa. Lituania – Italia”,

organizzato dall’Associazione culturale Musica Vitale, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia

e finanziato dal Consiglio Lituano

della Cultura – Ministero Lituano della Cultura

GIARDINI ore 21.30

LE STAGIONI

I SOLISTI AQUILANI

Antonio Vivaldi

Le Quattro Stagioni (1725)

Concerto in mi maggiore op. 8 n. 1 RV 269 “La primavera”

Concerto in sol minore op. 8 n. 2 RV 315 “L’estate”

Concerto in fa maggiore op. 8 n. 3 RV 293 “L’autunno”

Concerto in fa minore op. 8 n. 4 RV 297 “L’inverno”

Daniele Orlando violino solista

Astor Piazzolla

Las cuatro estaciones porteñas (1968)

versione per violino e orchestra di Luis Bacalov

Verano porteño

Otoño porteño

Invierno porteño

Primavera porteña

Sonig Tchakerian violino solista

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