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Maradona Concerto: l’omaggio di Claudio Di Palma e Danilo Rea attraverso i grandi poeti e prosatori contemporanei

Maradona Concerto: l’omaggio di Claudio Di Palma e Danilo Rea attraverso i grandi poeti e prosatori contemporanei Maradona Concerto: l’omaggio di Claudio Di Palma e Danilo Rea attraverso i grandi poeti e prosatori contemporaneiContinuano gli appuntamenti del Campania Teatro Festival diretto per il quinto anno consecutivo da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano. Domenica 27 giugno, la dedica di un concerto e l’omaggio di poeti e prosatori contemporanei, Ruggero Cappuccio, Roberto De Simone e Benedetta Palmieri, a una delle più grandi emozioni del Novecento: Diego Armando Maradona. Per la sezione SportOpera debutta, così, il “Maradona Concerto” prodotto da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro nella Manifattura della Porcellana del Museo e Real Bosco di Capodimonte (Porta Miano) alle 21, di cui si fa interprete Claudio Di Palma, accompagnato al pianoforte da Danilo Rea. Alla imperitura permanenza dell’immenso calciatore, il più amato di tutti i tempi, un dialogo con dieci singolari compagni di gioco: le dita di un pianista come Rea. Un’opera discreta e innamorata per ridare forma e parola ai gesti, e far rivivere ancora il suo mito, conclamando eterna la gloria all’incarnazione di una scintilla purissima di Dio. Lo spazio scenico è di Luigi Ferrigno.

Nel Giardino Paesaggistico di Porta Miano a Capodimonte (Porta Miano) alle 22.30, la prova aperta che anticipa di debutto del nuovo spettacolo scritto e diretto da Alberto Mele e Marco Montecatino, “Carmine Verricello – Una storia vera”, con Renato Bisogni, Cecilia Lupoli, Marco Montecatino. Una storia che può sembrare assurda non significa che non possa accadere o essere già accaduta. E a Camposano a Valle, un paesino a ridosso di Napoli, è la settimana di Pasqua. Carmine, 29 anni, e Aniello Verricello, 35, sono due fratelli la cui semplice vita fatta di lavoro al mini-market che gestiscono e cene domenicali, viene minata dall’arrivo di Oxana, una Real Doll ucraina con cui Carmine si fidanza. La nuova fiamma porterà scompiglio nella vita dei due, obbligando Aniello a chiedere aiuto al Centro di Salute Mentale per il fratello. Qui fa capolino Alice Capri, 25 anni, stramba e avvenente dottoressa che entrerà nella vita di Carmine, stravolgendola definitivamente.

Nel Cortile della Reggia (Porta Grande) alle 21, in replica “Sposerò Biagio Antonacci” scritto e interpretato da Milena Mancini, diretta da Vinicio Marchioni. Come può una donna sopravvivere alla violenza domestica? Sulle musiche dell’amato cantautore, con ironia, semplicità e schiettezza a volte disarmante, una donna ripercorre la storia della sua vita, rintanata in casa, alla ricerca di una colpa che non esiste.

Per il “CTF by-day”, al mattino, prenotandosi il giorno prima, appuntamento alle 10 per fare una “Visita guidata al bosco” a piedi alla scoperta dei viali e degli edifici storici di quella che fu un’oasi di delizie e riposo di per Re Carlo III di Borbone. Alle 11, per il “Teatro per bambini” a cura di I Teatrini, nel Teatrino del Belvedere-Pagliarone (Porta Grande) va in scena lo spettacolo per le famiglie (età consigliata: 6-10 anni) “Gli alberi di Pinocchio”, da Carlo Collodi: Giovanna Facciolo porta in scena – con gli interpreti Valentina Carbonara, Adele Amato De Serpis, Alessandro Esposito, Monica Costigliola, Antonella Migliore – le bugie, le promesse, i tradimenti, i pentimenti e le speranze del burattino più famoso del mondo. Per il progetto Musicapodimonte: alle 11 nel meraviglioso Salone degli Arazzi (II piano della Reggia) del Museo e Real Bosco di Capodimonte, “La musica al tempo dei Borbone”, a cura del M° Rosario Ruggiero, lezione-concerto gratuita ai visitatori del Museo, per rievocare e far rivivere le musiche d’epoca borbonica; nel pomeriggio, parte alle 16 dalla Porta di Mezzo (per terminare all’Istituto Caselli) lo spettacolo itinerante “Tammorre al bosco”, che trascina il pubblico nei ritmi vorticosi della musica popolare dei Popolo Vascio, accompagnati dalle danze del gruppo Echi del Mediterraneo, che, guidato dalla professoressa Maria Grazia Altieri, potranno apprendere i primi passi della tammurriata; a seguire, per un pubblico scaglionato (ore 18, 18.30, 19 e 19.30), nel Teatrino del Belvedere-Pagliarone (Porta Grande), appuntamento con “L’Antica arte della Posteggia Napoletana”: l’omonimo duo esegue su richiesta canzoni classiche del repertorio partenopeo note e meno note. Alle 18, all’Ingresso di Porta Piccola, sempre a Capodimonte, “RistoriAMOci con l’Arte” a cura di Antonella Ippolito: piccole ed estemporanee improvvisazioni di Davide Paciolla e Francesca Morgante che vanno incontro al senso di isolamento e di vuoto generato dalla pandemia e, attraverso il potere taumaturgico del teatro, della musica e della danza, ci ricordano che non può esserci guarigione del corpo senza quella dell’anima.

Sul sito campaniateatrofestival.it sono consultabili le promozioni e gli eventi gratuiti ed è possibile acquistare i biglietti

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