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Oggi in radio: La Francia fuori (anche) dal Gabon a “Radio3 Mondo”. E la nuova sponsorizzazione del Bayern Monaco voluta dal Ruanda

Oggi in radio: La Francia fuori (anche) dal Gabon a "Radio3 Mondo". E la nuova sponsorizzazione del Bayern Monaco voluta dal Ruanda Oggi in radio: La Francia fuori (anche) dal Gabon a "Radio3 Mondo". E la nuova sponsorizzazione del Bayern Monaco voluta dal RuandaCoprifuoco notturno, sospensione di Internet, militari in divisa che invitano un presidente a non governare: ancora una volta la Francia viene cacciata da un Paese africano, questa volta dal Gabon. A “Radio3 Mondo”, in onda giovedì 31 agosto alle 11.00 su Rai Radio 3,

Anna Maria Giordano ne parlerà insieme a padre Giulio Albanese, editorialista de “L’Osservatore Romano”. Una decina di soldati – tra cui membri della Guardia Repubblicana, della Guardia Pretoriana della Presidenza (berretti verdi), nonché soldati dell’esercito regolare e poliziotti – si sono espressi alla tv Gabon24, poco dopo l’annuncio dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali del 26 agosto, sancite dalla vittoria scontata del presidente Ali Bongo Ondimba con il 64,27% delle preferenze. La Francia segue la situazione “con la massima attenzione”, ha detto la premier Elisabeth Borne. Intanto, il leader dei radicali di sinistra de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha accusato il presidente Emmanuel Macron di aver “compromesso la Francia” con il suo appoggio a Bongo, al potere dal 2009 dopo la morte del padre Omar Bongo, che ha governato il Gabon per ben quarantadue anni. Soltanto un mese fa, in Niger, i militari hanno perpetrato un colpo di Stato. E anche la Guinea, il Burkina Faso e il Mali sono guidati da giunte golpiste.

E ancora: dopo Arsenal e Paris Saint-Germain, il Bayern Monaco. Il Ruanda ha firmato un nuovo accordo di sponsorizzazione calcistica per promuovere il turismo nazionale. Il logo con la scritta “Visit Rwanda” – invito a trascorrere le vacanze in una terra di safari, foreste, vulcani e gorilla di montagna – sarà proiettato prima delle partite del Bayern all’Allianz Arena, uno stadio da 75mila posti, per i prossimi cinque anni. Nel comunicato del Bayern si legge che il Ruanda, pur segnato dal genocidio del 1994, ha vissuto “due decenni di stabilità politica e sociale supportata da una forte crescita dell’economia”. Nessuna critica al presidente Paul Kagame, al potere dalla fine del genocidio, che viene accusato dall’opposizione di derive autoritarie. Di questo argomento si parlerà con Vincenzo Giardina, africanista, che coordina il notiziario Esteri dell’agenzia Dire e scrive per “Il Venerdì di Repubblica”, “Internazionale” e “L’Espresso”.

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