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Stasera in tv La memoria è un fiume che sempre scorre

Un concerto per ricordare

Stasera in tv La memoria è un fiume che sempre scorre

Il 27 gennaio 2023, presso l’Auditorium del Parco a L’Aquila, si è tenuto un concerto per onorare la Giornata della Memoria. “La memoria è un fiume che sempre scorre” – in onda sabato 27 gennaio alle 22.45 su Rai 5 – propone canzoni e parole per raccontare e sperare che verrà il tempo di non avere paura. Sono accaduti fatti che si fa fatica a credere possibili, ma per fortuna esiste un’arma prodigiosa, la Memoria. Protagonisti, Sandro Cappelletto, Enzo Pietropaoli, Eleonora Bianchini, Julian Oliver Mazzariello. Regia di Claudio Rufa.

L’Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nello stesso giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.

Prima di arrivare a definire il disegno di legge, si era a lungo discusso su quale dovesse essere considerata la data simbolica di riferimento: si trattava di decidere su quali eventi fondare la riflessione pubblica sulla memoria. Erano emerse in particolare due opzioni alternative. Il deputato Furio Colombo aveva proposto il 16 ottobre, data del rastrellamento del ghetto di Roma (il 16 ottobre 1943 oltre mille cittadini italiani di religione ebraica furono catturati e deportati dall’Italia ad Auschwitz): questa ricorrenza avrebbe permesso di focalizzare l’attenzione sulle deportazioni razziali e di sottolineare le responsabilità anche italiane nello sterminio. Dall’altra parte vi era chi sosteneva (in particolare l’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) che la data prescelta dovesse essere il 5 maggio, anniversario della liberazione di Mauthausen, per sottolineare la centralità della storia dell’antifascismo e delle deportazioni politiche in Italia. Infine, anche in ragione della portata evocativa che Auschwitz – oramai simbolo universale della tragedia ebraica durante la seconda guerra mondiale.

Appuntamento assolutamente da non perdere.

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