Oggi in tv arriva "La biblioteca dei sentimenti"
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Oggi in tv arriva “La biblioteca dei sentimenti”

Com’è cambiato il femminismo

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Esiste un solo femminismo o tanti femminismi? E ce n’è uno buono e uno cattivo? Com’è cambiato il movimento nel tempo e quali sono i suoi nemici? Interrogativi al centro di “La biblioteca dei sentimenti” in onda sabato 8 marzo alle 16.30 su Rai 3. Greta Mauro e Franco Arminio, insieme a Davide Rondoni, ne parleranno con le giornaliste Angela Azzaro e Annalisa Terranova.
Ad accompagnare il racconto, gli interventi dei ragazzi Riccardo Pedicone e Sara Ciafardoni, le musiche di Giuseppe Oliveto e le foto di Carlos Solito.

Il termine appare per la prima volta alla fine dell’Ottocento: è grazie a una donna francese se questa parola inizia a diffondersi. Hubertine Auclert nasce nel 1848 da una famiglia borghese di proprietari terrieri: per un periodo pensa di diventare suora, ma sarà proprio l’esperienza in convento a farle cambiare idea e contribuire a trasformare le sue idee. È la prima donna francese a definirsi “femminista” e, dopo aver fondato un’associazione impegnata nella lotta per il diritto di voto femminile, utilizzerà il termine “femminista” nella sua rivista La Citoyenne. Fu sempre lei a proporre una legge incredibilmente innovativa per l’epoca, in cui i coniugi potessero decidere per il regime della separazione dei beni al momento del matrimonio. Quanti passi in avanti abbiamo fatto da allora? Radicalmente diverso, ma profondamente uguale nel sentimento che unisce le donne di ogni epoca, qualcuno dice che del femminismo non abbiamo più bisogno…Ma forse oggi più che mai abbiamo la necessità di ricordare a tutt* le battaglie affrontate dalle donne, affinché la società in cui viviamo possa evolversi verso un mondo più equo. Sappiamo che parlare di storia è sempre un po’ pesantuccio, ma in tema di femminismo è assolutamente fondamentale sapere da dove nasce e le sue evoluzioni. Equità, ecco una delle parole chiave.

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