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Oggi in TV: “Passato e Presente” racconta la violenza domestica – Su Rai Storia (canale 54) le donne e il cammino per i diritti

Oggi in TV: "Passato e Presente" racconta la violenza domestica - Su Rai Storia (canale 54) le donne e il cammino per i diritti Oggi in TV: "Passato e Presente" racconta la violenza domestica - Su Rai Storia (canale 54) le donne e il cammino per i dirittiNel dopoguerra le donne iniziano il percorso per la conquista della parità dei diritti fondamentali, così come sanciti dalla Costituzione italiana. Ma né l’impianto patriarcale della famiglia, né la tradizionale violenza lecita nelle relazioni familiari vengono intaccati. La soggezione giuridica delle donne in ambito familiare verrà smantellata, insieme a leggi discriminati come lo ius corrigendi e il delitto d’onore, in grande ritardo rispetto ai mutamenti della società. A “Passato e Presente”, in onda mercoledì 25 novembre alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e la professoressa Silvia Salvatici, approfondiscono il tema della violenza domestica contro la donna dal dopoguerra a oggi e ripercorrono l’iter giuridico per perseguirla. Negli anni Settanta il movimento femminista mette al centro delle rivendicazioni l’autodeterminazione del proprio corpo: la nascita dei centri antiviolenza svela che la violenza domestica è molto diffusa e non è solo sessuale, ma anche psicologica ed economica. E’ un fenomeno trasversale che riguarda tutte le classi sociali. Nel 2006 la prima indagine Istat sulla violenza contro le donne rivela che il 31 per cento delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza fisica o sessuale e che i partner sono responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza rilevate. Nel terzo millennio la brutalità e la varietà con cui si manifesta la violenza contro le donne assume una dimensione allarmante. Uccisioni violente di fidanzate, mogli ed ex compagne riempiono le cronache. La nozione di “violenza domestica” riceve quindi un riconoscimento giuridico nel 2013 con il Decreto-legge n.93 che contiene anche l’aggravamento della pena nel caso dello stupro coniugale. La sfera domestica rimane l’ambito privilegiato di espressione e di azione della violenza maschile contro le donne.

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