Rai Radio Techete’ ricorda Lina Wertmuller attraverso “Giamburrasca”, quella commedia musicale unica nel suo genere, per eccezionalità di attori, musicisti e addetti ai lavori che la vide regista, ma anche autrice di testi e dialoghi. Venerdì 10 dicembre alle 11 e sabato 11 alle 23, Radio Techetè riproporrà l’incontro di Elisabetta De Toma con la grande regista avvenuto insieme a Rita Pavone, per ripercorrere la preparazione dello sceneggiato tv in otto episodi del 1964 liberamente tratto dal celebre romanzo “Il giornalino di Gian Burrasca” scritto dal “Vamba”, al secolo Luigi Bertelli, nel 1907.
Apparentemente ardita ma poi vincente, fu la scelta di Rita Pavone come interprete del terribile ragazzino. Accanto a lei, i più prestigiosi attori di teatro del momento: Bice Valori nei panni della direttrice Gertrude, Sergio Tofano il malcapitato marito, Ivo Garrani e Valeria Valeri genitori di Giannino, Milena Vukotic una delle sorelle del ragazzino, Elsa Merlini zia Bettina, Arnoldo Foà e Paolo Ferrari rispettivamente nei ruoli dell’avvocato Maralli e del signor Collalto. Le musiche originali erano di Nino Rota, gli arrangiamenti e direzione d’orchestra di Luis Bacalov, l’arredamento e costumi di Piero Tosi.
Nel programma dedicato alla Wertmuller, si parlerà della realizzazione dello sceneggiato, ne verranno riproposti spezzoni e sarà ricordata la grandezza e l’importanza delle musiche di Rota, che Lina Wertmuller aveva soprannominato “l’abatino del settecento”.
Apparentemente ardita ma poi vincente, fu la scelta di Rita Pavone come interprete del terribile ragazzino. Accanto a lei, i più prestigiosi attori di teatro del momento: Bice Valori nei panni della direttrice Gertrude, Sergio Tofano il malcapitato marito, Ivo Garrani e Valeria Valeri genitori di Giannino, Milena Vukotic una delle sorelle del ragazzino, Elsa Merlini zia Bettina, Arnoldo Foà e Paolo Ferrari rispettivamente nei ruoli dell’avvocato Maralli e del signor Collalto. Le musiche originali erano di Nino Rota, gli arrangiamenti e direzione d’orchestra di Luis Bacalov, l’arredamento e costumi di Piero Tosi.
Nel programma dedicato alla Wertmuller, si parlerà della realizzazione dello sceneggiato, ne verranno riproposti spezzoni e sarà ricordata la grandezza e l’importanza delle musiche di Rota, che Lina Wertmuller aveva soprannominato “l’abatino del settecento”.
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