Dal Prosecco, il vino più venduto al mondo, alle eccellenze assolute delle nostre etichette, ai vini di largo consumo che necessitano di nuove tecnologie di vendemmia. Ma anche le nuove frontiere del gusto con il vino lavorato nelle anfore, come ai tempi dei romani. “Officina Italia”, il settimanale della Tgr curato da Paolo Pardini e Ivan Epicoco, e condotto da Claudia Mondelli – in onda sabato 23 ottobre alle 11.30 su Rai3 – propone un viaggio nella produzione vinicola, forza trainante del made in Italy, con 6 miliardi di bottiglie prodotte e che ha visto proprio in questi giorni i primi segnali di ripresa con la prima edizione di Vinitaly dopo la pandemia
Il viaggio comincia dai numeri incredibili del Prosecco: 630 milioni di bottiglie prodotte dalle tre Doc nel 2020, 370 milioni esportate, 2 miliardi di euro di fatturato annuo di cui un miliardo all’estero, pari al 16 per cento sul totale export italiano.
Obiettivo anche su un vino di qualità che, dopo Brunello e Barolo, entra nella “Bibbia” del vino mondiale “Wine Spectator”: il Pugliese Primitivo.
Non manca uno sguardo ai vini della grande distribuzione con il marchio che per primo, quarant’anni fa, osò sfidare la tradizione secolare del vino in bottiglia vendendo nei supermercati il vino nel Tetrapak.
Tra passato e futuro, infine, a “Officina Italia” il boom del vino invecchiato nelle anfore, come al tempo dei romani, e la sempre crescente e necessaria meccanizzazione delle lavorazioni tra le vigne.
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