
Franca Valeri, pseudonimo di Franca Norsa, sapeva fin da piccola che la recitazione sarebbe stata la sua strada: già da bambina, infatti, imitando le amiche della madre e recitando alcune caricature, fece nascere La Signorina Snob, che poi diventò uno dei suoi personaggi simbolo, con cui stigmatizzava con sagacia e ironia i comportamenti della borghesia milanese, a cui lei stessa apparteneva. Per via delle origini ebree del padre, le leggi razziali la obbligarono a lasciare la scuola a 18 anni, ma riuscì comunque ad iscriversi da privatista. La sua determinazione emerse anche quando, dopo la bocciatura all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma, consapevole del suo talento, continuò a recitare e a fare cabaret fino al 1949, anno in cui debuttò a Parigi con la Compagnia dei Gobbi. Nel frattempo, Franca aveva già inventato le maschere che l’hanno resa celebre: oltre a La Signorina Snob, anche La Sora Cecioni e Cesira la manicure, personaggi con cui, con sfrontatezza ed eleganza, ha rivoluzionato la comicità di metà Novecento, fino ad allora declinata rigorosamente al maschile.
Il docu-film a lei dedicato prende il via nel momento in cui l’attrice-narratrice Emanuela Fanelli si prepara a portare in scena uno degli iconici monologhi di Franca Valeri, “Una moglie felice”. Per farlo, Emanuela studia le sue opere e ripercorre la sua vita, i suoi amori e la sua carriera facendo emergere la personalità colta e complessa di quest’artista che ha usato l’ironia per fare una raffinata e pungente critica sociale dei costumi della società italiana di quel periodo. Un talento poliedrico che l’ha vista nel ruolo di interprete, di autrice e di regista non solo di commedie, ma anche di pellicole da lei scritte e interpretate, di programmi tv e di opere liriche, come “La Traviata”, “La Bohème”, “Il Barbiere di Siviglia” e “Il Rigoletto”.
In questo viaggio Emanuela Fanelli si muove quindi tra i luoghi cari a Franca Valeri per ripercorrere le tappe fondamentali della sua vita: dal camerino del teatro alla sua villa sul Lago di Bracciano, dove ha trascorso i suoi ultimi anni e dove oggi si trova l’”Associazione Franca Valeri – Onlus pro-assistenza animali abbandonati”, da lei fondata per combattere il randagismo.
Parallelamente alle sequenze di fiction, il racconto si arricchisce anche di materiali di archivio e dei contributi di numerosi testimoni illustri, tra cui la figlia Stefania Bonfadelli, le attrici Cinzia Leone e Gabriella Franchini, la Direttrice del Teatro Parenti di Milano Andree Ruth Shammah, il regista e conduttore televisivo Pino Strabioli, il regista e direttore artistico Giorgio Ferrara e l’amico Michele Della Valle, per restituire un ritratto intimo e inedito dell’inarrestabile artista che ha fatto la storia della comicità italiana.
“Illuminate” è una produzione Anele in collaborazione con Rai Cultura, in onda ogni lunedì in seconda serata su Rai3. Una docu-serie in quattro puntate prodotta da Gloria Giorgianni, per la regia di Marco Spagnoli (Lina Wertmüller), Matteo Raffaelli (Maria Callas), Maria Iovine (Franca Valeri) e Margherita Ferri (Wanda Ferragamo). Produttori associati: Tore Sansonetti e Carlotta Schininà.