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Recensione: Alla vigilia – l’ingresso alla vita adulta

Recensione: Alla vigilia - l’ingresso alla vita adulta Recensione: Alla vigilia - l’ingresso alla vita adultaCarbonio editore ristampa “Alla vigilia”, un meraviglioso classico di Ivan Sergeevic Turgenev, drammaturgo russo dell’800, tradotto magistralmente da Mario Caramitti.

La giovane Elena, figlia di formali e bigotti aristocratici russi è contesa tra due pretendenti: l’intellettuale Bersenev e il capriccioso artista Subin.
Alla vigilia della guerra di Crimea il riservato e misterioso Insarov, sostenitore e attivista nel fronte di liberazione della Bulgaria dall’oppressione ottomana, sconvolgerà tutti gli schemi, conquistando il cuore di Elena e partecipando con lei i suoi ideali.

Elena deciderà di sposarlo e seguirlo dalla Russia fino Venezia e addirittura oltre ogni accadimento.
Questo straordinario romanzo di Turgenev, al contrario di quanto si può evincere dal resoconto della trama, non è uno stucchevole o ardente romanzo d’amore e non è caratterizzato tanto da un’intenzione di tipo storico, quanto da un interesse puramente narrativo rivolto alla creazione di un particolare contesto psicologico ed emotivo.
Elemento centrale del romanzo è la giovinezza, intesa come “vigilia” della vita adulta.
Le scelte che caratterizzano la dinamicità di questa stagione della vita, che agli adulti possono apparire inconsapevoli, costituiscono invece per Turgenev l’elemento esperienziale indispensabile per l’ingresso dei giovani nella vita adulta.
Il termine vigilia, dal latino “veglia” che deriva a sua volta da vigile, utilizzato nel titolo del romanzo, non riguarda solo banalmente la Vigilia della Guerra di Crimea, che in realtà costituisce solo lo sfondo, ma in senso lato interpreta quella tensione giovanile, quella valutazione spietata della realtà circostante, quel fervore, quella brace che divampa nei cuori dei giovani e che grazie a una semplice scintilla può innescare il desiderio di scelte e cambiamenti drastici nella propria vita.
Vigilie ad esempio è la stessa Elena, che in quell’ambiente rigido e formale matura convinzioni e insoddisfazioni, che convergeranno nel desiderio di sfuggire a un futuro predestinato e le consentiranno di abbracciare gli ideali del suo amato.
“Alla vigilia” è il romanzo della vita di Elena in procinto di autodeterminarsi attraverso le proprie scelte, come donna libera.
Lo stesso finale del romanzo è vigilia di un’ulteriore e importante scelta che definirà il tipo di donna che Elena intende diventare e che prescinde dagli ideali del suo amato, al quale infine sopravvive.

“Alla vigilia” pone in luce lo slancio che occorre per superare le molteplici soglie che la vita, con la sua impermanenza e il suo continuo divenire, ci pone davanti ogni singolo giorno.

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