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Recensione: “La musica è cambiata?!” – Un panorama in movimento

Recensione: “La musica è cambiata?!” - Un panorama in movimento Recensione: “La musica è cambiata?!” - Un panorama in movimentoLa musica è cambiata?!
Dite la vostra che io ho detto la mia

di Mimma Gaspari
Baldini+Castoldi Editore

La musica, come altre forme d’arte, ha subito nel ‘900 un radicale cambiamento, facendo emergere quelle che venivano considerate canzonette popolari o sperimentazioni, come ad esempio la musica di avanguardia, prima non considerate all’altezza della musica classica, e poi divenute elementi collanti di pubblici eterogenei, trascinatori di folle pronte ad investire tempo e denaro per poter godere anche solo di un concerto del cantante del cuore, del gruppo dominatore del mainstream, o di ricercati underground.

Dagli inizi del secolo scorso, così come la tecnologia e lo stile di vita hanno subito cambiamenti veloci, dai primi piccoli passi, la musica si è evoluta fino ad arrivare a oggi, dove la produzione e la fruizione fluide, eterogenee, quasi impalpabili.

Tutto questo è stato un progresso che ha visto, nel suo procedere, la presenza di tanti operatori, tra cui Mimma Gaspari, che verso la fine del ’59 viene chiamata da Teddy Reno e inizia la sua carriera come paroliera per lavorare, poi, per più di quarant’anni, per le più importanti case discografiche italiane, tra cui Messaggerie Musicali e RCA, tra attività di promoter di cantanti e ufficio stampa, oltre ad autrice di testi.

Con una tastiera più che autorevole, Gaspari nel suo libro analizza i cambiamenti del nostro panorama musicale negli ultimi dieci anni, non guardando ai modi o ai mezzi per fuire la musica, bensì attraverso i personaggi che hanno caratterizzato questo cambiamento come J-Ax, Fedez, Achille Lauro, Fabri Fibra, solo per citarne alcuni, insieme a chi alla musica ha dedicato tutto se stesso come Caterina Caselli, Gianni Morandi, Renato Zero, Mogol e molti altri.

Mimma Gaspari scrive pagine che conservano un po’ di nostalgia per quelle che erano le canzoni da conservare nel tempo, ormai cristallizzate in un momento lontano che non ritornerà più e che ha lasciato il posto al dio della velocità, della composizione per canzoni destinate a vivere del momento. Il cambiamento scaturito dall’hip-hop e la trap, figlio e genitore della rivoluzione digitale, ha trasformato la scena musicale italiana in un luogo dove si muovono nuovi protagonisti, spesso irriverenti, ma comunque creativi, agguerriti e con quella voglia di esistere che ha sempre caratterizzato ogni nuova generazione che si affacciava nel mondo della musica.

Un libro da leggere non solo per lo stile scorrevole e piacevole della sua autrice, ma anche per guardare alla scena musicale italiana con occhio più consapevole, ricordarsi i grandi autori del passato, riscoprire le canzoni che fanno parte del presente del nostro tesoro culturale, guardare sotto altri punti di vista i nuovi protagonisti di un panorama che è e sarà sempre in movimento.

 

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