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Recensione: “L’invasione immaginaria. L’immigrazione oltre i luoghi comuni”

Recensione: “L’invasione immaginaria. L’immigrazione oltre i luoghi comuni” Recensione: “L’invasione immaginaria. L’immigrazione oltre i luoghi comuni”L’ONU definisce l’immigrato internazionale una persona che si è trasferita in un paese diverso da quello di residenza abituale e che vive in quel paese da più di un anno”.

Tuttavia, come viene ben analizzato dal libro “L’invasione immaginaria. L’immigrazione oltre i luoghi comuni”, scritto da una analisi attenta e ben studiata da Maurizio Ambrosini, sociologo e docente, edito da “Saggi Tascabili Laterza”.

Il pregiudizio oramai oscura gli occhi e fa da muro invece ad una puntuale conoscenza della realtà che viviamo quotidianamente, ma purtroppo la mancanza di conoscenza alimenta il pregiudizio.

L’invasione immaginaria”è dedicato, in particolar modo alla figlia Miriam, che da oltre quattro anni è operatrice umanitaria nel Kurdistan iracheno, al servizio di bambini e ragazzi rifugiati.

Il sovranismo ha vinto nelle menti prima ancora di vincere nelle urne: ha cavalcato le preoccupazioni delle persone nei confronti del fenomeno immigrazione costruendo un nemico immaginario. Ma la realtà è molto diversa da quella che ci viene raccontata. Non è vero che negli ultimi anni ci sia stata un’invasione. Non è vero che gli immigrati siano prevalentemente maschi, africani e musulmani. Non è vero che l’immigrazione sia conseguenza diretta della povertà o che i rifugiati abbiano come principale destinazione l’Europa. Il fenomeno delle migrazioni in realtà è molto differenziato e richiede risposte politiche articolate. Per uscire dal clima sociale avvelenato in cui viviamo, è necessario ricordare numeri e fatti e proporre soluzioni concrete.

Numeri alla mano, che lo scrittore Ambrosini spiega accuratamente nel saggio, ci fa capire che più di un’indagine ha mostrato come molte persone ritengano che in Italia gli stranieri siano quasi il 30% della popolazione, mentre siamo attorno al 10%. Ci si immagina che la gran parte degli immigrati giunga dall’Africa, invece sono il 20% degli stranieri, mentre la maggioranza è europea.

La paura è dentro di noi, generata dalla sfiducia e da un’insicurezza globale”, spiega Maurizio Ambrosini, ma fondamentalmente quello che emerge leggendo “L’invasione immaginaria”, che la conoscenza del fenomeno è necessaria per poterlo governare o comunque per affrontare la paura del diverso. Nel libro naturalmente si parla anche di integrazione, parola che sentiamo molto spesso, ma molto difficile da comprendere.

In una recente intervista Ambrosini presentando il libro spiega le componenti dell’integrazione:

Ci sono tre componenti dell’integrazione. Quella strutturale, che comprende elementi essenziali come la casa, il lavoro, la scuola, i servizi sanitari. Poi c’è una componente relazionale, che è altrettanto fondamentale, basata sulla rete di amicizie, sulle conoscenze… E poi c’è un aspetto più “personale”, che riguarda la capacità e la volontà di integrare e integrarsi. Ebbene qui c’è un percorso da fare, che dev’essere compiuto certamente dall’immigrato, ma che chiama ugualmente in causa un percorso della comunità che accoglie. Questo incontro – che non avviene mai esattamente a metà strada – genera integrazione, ma ha bisogno di apertura della mente e del cuore”,

Maurizio Ambrosini è docente di Sociologia delle migrazioni nell’Università degli Studi di Milano. Insegna anche nell’Università di Nizza e nella sede italiana della Stanford University. È responsabile scientifico del Centro Studi Medì di Genova, dove dirige la rivista “Mondi migranti” e la Scuola estiva di Sociologia delle migrazioni, e consulente dell’ISPI. Collabora con “Avvenire” e con “lavoce.info”. Dal luglio 2017 fa parte del CNEL, dove è responsabile dell’organismo di coordinamento delle politiche per l’integrazione. È autore, tra l’altro, di Sociologia delle migrazioni e Sociologia (con L. Sciolla), manuali adottati in molte università italiane.

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2 commenti su “Recensione: “L’invasione immaginaria. L’immigrazione oltre i luoghi comuni””

    1. Grazie mille Carissima! E’ davvero un libro che ti consiglio e consiglio a tutti! Solo così possiamo sconfiggere l’ignoranza che c’è riguardo certi argomenti.
      Continua a seguirci!

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