Stasera in tv appuntamento con Cronache dalla Storia
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Stasera in tv appuntamento con Cronache dalla Storia 

Napoli rivoluzionaria

Stasera in tv appuntamento con Cronache dalla Storia
Nel 1799 Napoli, capitale del regno borbonico, vive un’esperienza politica e umana straordinaria: la nascita di una repubblica ispirata alle idee di libertà e di uguaglianza diffuse dalla Rivoluzione francese. Illuministi, scienziati, patrioti di tutte le classi sociali sognano un’epoca nuova, al pari di tanti altri rivoluzionari nelle regioni d’Italia. Con “Cronache dalla Storia”, in onda lunedì 5 maggio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, Cristoforo Gorno esplora i luoghi della rivoluzione napoletana per raccontare l’avventura di quei cinque mesi travolgenti in cui si realizza la grande utopia. Un’esperienza che è rivoluzionaria fino in fondo, perché a dirigere il giornale ufficiale che racconta le cronache della repubblica, il Monitore Napoletano, viene chiamata una donna, colta, illuminata, emancipata: Eleonora de Fonseca Pimentel.

Allo scoppiare della Rivoluzione francese nel 1789 non ci sono immediate ripercussioni a Napoli; è solo dopo la caduta della monarchia francese e la morte per ghigliottina dei reali di Francia (1793) che la politica del Re di Napoli e Sicilia Ferdinando I e della sua consorte Maria Carolina d’Asburgo-Lorena (tra l’altro sorella di Maria Antonietta, e figlia dell’imperatrice d’Austria Maria Teresa) comincia ad avere un chiaro carattere antifrancese e antigiacobino. Il Regno di Napoli aderisce alla prima coalizione antifrancese e cominciano nel mentre le prime, seppur blande, repressioni sul fronte interno contro le personalità sospettate di “simpatie” giacobine.

Col diffondersi del giacobinismo, su ispirazione del farmacista Carlo Lauberg, nasce nel 1793 la Società Patriottica Napoletana, una società segreta rivoluzionaria ben presto divisa in due fazioni: una fautrice di una monarchia costituzionale (LOMO – Libertà o morte) e un’altra fautrice di una Repubblica democratica (ROMO – Repubblica o morte). Seguono i primi arresti e le prime condanne a morte. Nel 1796 le truppe francesi, guidate dal generale Napoleone Bonaparte cominciano a riportare significativi successi in Italia.

Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere.

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