Le “Radici d’albero”
Per oltre 130 anni, “Radici d’albero” di Van Gogh non ha mai smesso di suscitare domande su cosa rappresenti, sul suo simbolismo e, soprattutto, su dove e in quali circostanze il maestro olandese lo abbia dipinto. Nell’estate del 2020, però, uno dei migliori specialisti del pittore, il franco-olandese Wouter van der Veen, fa una scoperta inaspettata che lo porta a trovare il paesaggio originale e intatto che ispirò Van Gogh, probabilmente il giorno stesso in cui si uccise. Una storia raccontata da “Il mistero dell’ultimo Van Gogh”, in onda martedì 7 maggio alle 19.25 su Rai 5 per “Art Night” con Neri Marcorè. Mentre riordinava la sua casa durante il primo lockdown, Wouter van der Veen ha trovato il soggetto originale del dipinto e il luogo preciso della sua creazione su una vecchia cartolina di Auvers-sur-Oise. Un soggetto e un luogo che dicono molto sullo stato psicologico del pittore nei giorni del suo ultimo gesto.
Il documentario prodotto da Arte France e Christie Molia, diretto da Mathilde Deschamps Lotthe, è un’indagine avvincente, fatta di piccoli indizi e grandi coincidenze, con le voci di massimi esperti al mondo di uno dei pittori più analizzati, affascinanti eppure misteriosi della storia. E se “Radici d’albero” fosse il quadro testamentario di Van Gogh? Un’opera strana, quasi astratta, che racconta le ultime ore del pittore.
Wouter van der Veen si dedica a esaminare i file che riproducono cartoline raffigurati Auvers sur Oise tra il 1900 e il 1910. La scena fotografata in una di queste include una strada coperta di radici e tronchi d’albero. Casualmente, lo sguardo dello studioso, mentre è impegnato in una conversazione telefonica, cade su un punto della riproduzione della cartolina e, incredulo, riconosce proprio quelle radici e quei tronchi raffigurati da Vincent. È immortalato il soggetto di Van Gogh, ma vent’anni dopo.
Appuntamento assolutamente imperdibile.