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Stasera in tv Sciarada, il circolo delle parole

“Vitaliano Brancati: la singolare avventura”

Stasera in tv Sciarada, il circolo delle parole

Lettore acuto delle dinamiche del sistema culturale italiano degli anni Quaranta e Cinquanta e raffinato analista delle forme del comportamento umano, Vitaliano Brancati resta una delle voci più potenti e incisive del nostro Novecento letterario. “Sciarada, il circolo delle parole” gli rende omaggio con il doc di Clarissa Montilla e Dario Marani “Vitaliano Brancati: la singolare avventura”, in onda lunedì 26 febbraio alle 22.45 in prima visione su Rai 5.

Nato a Pachino nel 1907 e scomparso a Torino nel 1954, dopo un periodo di adesione al Fascismo, se ne distacca progressivamente a metà degli anni Trenta, fino a maturare per tutto il resto della sua vita un senso profondo di pentimento. “Vitaliano Brancati ha attraversato una parte della storia d’Italia con uno sguardo partecipe e allo stesso tempo estraneo – dice lo storico della letteratura Giulio Ferroni – ha interrogato la comicità e la tragicità dei comportamenti dei nostri concittadini di fronte agli avvenimenti politici della prima parte del ‘900. Credo che la forza della sua opera sia nel vedere come l’orizzonte sociale, economico, politico agisca sui comportamenti”. E aggiunge “la sua giovane adesione al fascismo è legata a una prospettiva vitalistica, è l’idea della conquista del mondo attraverso l’energia della giovinezza”. E – come sottolinea lo storico della letteratura Marco Dondero – “già a partire dalla metà degli anni 30 comincia ad avvertire i primi sentimenti di avversione per il regime”.

Tutta la sua opera di narratore, autore teatrale e sceneggiatore è improntata a un intelligente intreccio dei registri del comico e del tragico, così come le sue ambientazioni inscenano continuamente il dualismo della sua biografia personale divisa tra Catania e Roma. Dice Ferroni “nella sua disposizione di scrittore c’era anche una spinta critica e una spinta verso il comico che sembra contraddetta dall’ufficialità della cultura contemporanea e del comportamento dei suoi colleghi, amici”.

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