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Stasera in TV: “Su Rai Storia (canale 54) un giorno intero per Falcone”. In prima serata “Giovanni Falcone. C’era una volta a Palermo”

Stasera in TV: "Su Rai Storia (canale 54) un giorno intero per Falcone". In prima serata "Giovanni Falcone. C'era una volta a Palermo" Stasera in TV: "Su Rai Storia (canale 54) un giorno intero per Falcone".  In prima serata "Giovanni Falcone. C'era una volta a Palermo"Una giornata per ricordare e rendere omaggio a Giovanni Falcone e a quanti hanno combattuta la mafia, pagando con la vita: Rai Cultura dedica alla ricorrenza della strage di Capaci l’intero palinsesto della giornata stasera su Rai Storia (canale 54), con documentari, speciali e approfondimenti. In particolare, alle 21.30, il documentario di Alessandro Chiappetta per la regia di Graziano Conversano “Giovanni Falcone. C’era una volta a Palermo” (in onda anche su Rai3 alle 18.00) ricostruisce la storia umana e l’impegno civile e investigativo del magistrato, ma anche il suo rapporto con Paolo Borsellino, gli anni del pool di Palermo, i mesi dei veleni, l’anno alla Direzione dell’Ufficio Affari Penali al Ministero di Grazia e Giustizia, a Roma.

Tra i testimoni che ricostruiscono la vita di Falcone e raccontano il proprio rapporto con lui, la sorella Maria; l’ex Presidente del Senato, Pietro Grasso; l’ex Sostituto Procuratore di Palermo, Giuseppe Ayala; l’ex Ministro di Grazia e Giustizia, Claudio Martelli; il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo, Roberto Scarpinato; e i giornalisti Francesco La Licata, Marcelle Padovani, Attilio Bolzoni e Giovanni Bianconi.

A seguire, il film documentario di Ruggero Cappuccio “Paolo Borsellino. Essendo stato” rilegge l’audizione del giudice e di Giovani Falcone davanti al Csm, il 31 luglio 1988, dopo alcune interviste nelle quali Borsellino aveva denunciato lo stato di smobilitazione del pool antimafia di Palermo. Audizioni tesissime, nelle quali due magistrati affrontano con chiarezza i delicatissimi temi relativi all’assegnazione delle indagini, l’inserimento nel pool di nuovi giudici senza l’adozione di criteri di sicurezza, l’affidamento di procedimenti sulla criminalità mafiosa a magistrati estranei al pool.

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