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Stasera in tv torna l’appuntamento con Binario cinema

“Volevo nascondermi”. Vita di Antonio Ligabue

Stasera in tv torna l’appuntamento con Binario cinema

La tormentata vita di Antonio Ligabue, il più noto tra i pittori naif italiani del ‘900, purissimo talento artistico. La racconta Giorgio Diritti nel film con Elio Germano, “Volevo nascondermi”, in onda domenica 31 marzo alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. La storia dell’artista, nato a Zurigo da genitori italiani, è ricca di tribolazioni fin dalla prima infanzia: affidato a una famiglia adottiva si ammala di rachitismo e mostra ben presto disturbi della personalità, fino a essere recluso in manicomio. La pittura e l’arte saranno la sua via d’uscita: Antonio Ligabue verrà ben presto scoperto dallo scultore Renato Marino Mazzacurati per diventare, col tempo, uno degli artisti italiani più noti e riconoscibili del secolo scorso. Elio Germano, nei panni del difficile e controverso protagonista, dà una grande prova d’attore, sfidando senza paura l’indimenticabile Flavio Bucci che nel ’77 era stato un celebratissimo Ligabue televisivo.
Antonio Ligabue nacque a Zurigo, in Svizzera, il 12 dicembre 1899 da Maria Elisabetta Costa, originaria di Cencenighe Agordino (provincia di Belluno, Italia), e venne registrato all’anagrafe con il cognome della madre. Il 18 gennaio 1901 la madre si sposò con Bonfiglio Laccabue, che il 10 marzo successivo riconobbe il bambino dandogli il proprio cognome. Antonio, però, divenuto adulto, preferì essere chiamato Ligabue (presumibilmente per l’odio che nutriva verso Bonfiglio, da lui considerato come l’uxoricida della madre Elisabetta, morta tragicamente nel 1913 insieme a tre fratelli in seguito a un’intossicazione alimentare). Già da piccolo Ligabue non visse mai con la sua famiglia d’origine: sin dal settembre del 1900, venne affidato a Johannes Valentin Göbel ed Elise Hanselmann, una coppia senza figli di svizzeri tedeschi, che l’artista considerò sempre come i propri genitori; in particolare, con Elise l’artista ebbe un legame profondo, sebbene travagliato.

Appuntamento davvero imperdibile con uno dei capolavori del cinema italiano di questi ultimi anni.

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