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Stasera in tv torna l’appuntamento con Binario cinema

“Opera senza autore”

Stasera in tv torna l'appuntamento con Binario cinema

Ispirato a fatti realmente accaduti, il film di Florian Henckel von Donnersmarck “Opera senza autore” – in onda domenica 7 gennaio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema” – racconta tre epoche di storia tedesca attraverso l’intensa vita dell’artista Kurt Barnert, dal suo amore appassionato per Elisabeth, al complicato rapporto con il suocero, l’ambiguo Professor Seeband che, disapprovando la scelta della figlia, cerca di porre fine alla relazione tra Kurt ed Elisabeth. Quello che nessuno sa è che le loro vite sono già legate da un terribile crimine commesso da Seeband decenni prima. Nel cast, Tom Schilling, Sebastian Koch, Paula Beer, Saskia Rosendahl, Oliver Masucci.

Donnersmarck è nato nel 1973 a Colonia, Germania Occidentale, nella famiglia dell’aristocrazia cattolica Henckel von Donnersmarck, ed è cresciuto a New York, Berlino Ovest, Francoforte e Bruxelles, dove ha studiato alla scuola europea[2]. Parla fluentemente inglese, tedesco, francese, russo e italiano. Dopo essersi diplomato alla scuola superiore Evangelisches Gymnasium zum Grauen Kloster come primo della sua classe, ha studiato letteratura russa per due anni a Leningrado, l’attuale San Pietroburgo, passando l’esame statale sovietico per professori di russo come lingua straniera. Ha un master per i suoi studi di filosofia, politica ed economia al New College, Università di Oxford, e un diploma di regia cinematografica dell’Università di Televisione e Cinema di Monaco di Baviera.

Nel 1977, quando viveva da bambino a New York, vide il suo primo film al MoMA ma, mentre aspettava di vedere Dr. Dolittle, fu proiettato il melodramma tedesco Varieté. In un’intervista si afferma che “egli considera questa esperienza come l’inizio del suo interesse per il cinema”.

Nel 1996 vinse una borsa di studio di regia con Attenborough in In Love and War, iniziando a studiare regia all’Università di Televisione e Cinema di Monaco, alma mater di registi molto diversi come Wenders e Emmerich.

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