Stasera Rai Storia racconta la nascita della Mostra del Cinema di Venezia

Stasera Rai Storia racconta la nascita della Mostra del Cinema di VeneziaLe origini al Lido di Venezia

Il 6 agosto 1932, sulla terrazza a mare del Grand Hotel Excelsior al Lido, si accende il primo proiettore.
Per un pubblico elegante viene proiettato Doctor Jekyll and Mister Hyde di Rouben Mamoulian.
In quel momento nasce l’Esposizione Internazionale d’arte Cinematografica.

L’evento è frutto della collaborazione di tre protagonisti della cultura italiana.
Giuseppe Volpi di Misurata, presidente della Biennale e imprenditore, Antonio Maraini, segretario della Biennale, e Luciano De Feo, presidente dell’Istituto Internazionale per la Cinematografia Educativa.
Grazie a loro, le grandi majors americane ed europee arrivano a Venezia.

Un racconto televisivo inedito

La serie documentaria Dai nostri inviati, firmata da Giuseppe Giannotti, Enrico Salvatori e Davide Savelli, dedica la sua prima puntata alla storia della Mostra.
L’appuntamento è per lunedì 1° settembre alle 22:00 su Rai Storia e in streaming su RaiPlay.
Il racconto copre i primi ventuno anni, dal 1932 al 1953.

Grazie a preziosi filmati degli archivi Luce e Rai, il programma mostra l’evoluzione del festival tra successi e momenti drammatici.

Dal riconoscimento internazionale alle ombre del fascismo

Il documentario ricostruisce la nascita “internazionale” della Mostra, quando Venezia diventa punto d’incontro per registi e attori di tutto il mondo.
Tuttavia, con la proclamazione dell’impero, emergono le influenze del regime fascista.

L’edizione del 1939 si chiude il giorno stesso dello scoppio della Seconda guerra mondiale.
Seguono tre edizioni di guerra, segnate da propaganda e restrizioni.
La città diventa per un periodo “Vinecittà” sotto la Repubblica di Salò.

La rinascita nel dopoguerra

Con la fine del conflitto e il ritorno della democrazia, la Mostra ritrova il suo respiro internazionale.
Nel 1946 si inaugura una stagione di rilancio, ospitando autori di fama mondiale.
Tra i momenti più emblematici, il clamoroso ex aequo di sei Leoni d’argento alla quattordicesima edizione del 1953.

Un’occasione per riscoprire la memoria del cinema

Dai nostri inviati non è solo un racconto storico.
È un’occasione per rivedere immagini e volti che hanno segnato la cultura cinematografica italiana.
La qualità del materiale d’archivio e la narrazione televisiva rendono la puntata un documento prezioso.

Chi seguirà la trasmissione stasera potrà comprendere meglio come il Festival di Venezia sia diventato un evento simbolo della cultura internazionale.
Un appuntamento che unisce storia, politica e spettacolo, e che continua a incidere sul panorama cinematografico mondiale.

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