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Ultimo giorno del Festival del Cinema Tedesco con l’omaggio alla disco music italiana degli anni Ottanta

Ultimo giorno del Festival del Cinema Tedesco con l'omaggio alla disco music italiana degli anni Ottanta Ultimo giorno del Festival del Cinema Tedesco con l'omaggio alla disco music italiana degli anni OttantaUltima giornata – domenica 27 marzo – della  seconda edizione del Festival del Cinema Tedesco, che si tiene a Roma al Cinema Quattro Fontane in via delle Quattro Fontane, 23.

Alle ore 17:00 in sala 5, la proiezione, in anteprima romana, di Caro Thomas di Andreas Kleinert, alla presenza del produttore Till Derenbach. La storia di Thomas Brasch e il suo sogno di diventare uno scrittore nella DDR. Appena undicenne viene mandato alla scuola per cadetti dell’esercito popolare, ma qui Thomas non è disposto a collaborare. Mentre suo padre aiuta a costruire il Paese, viene bandita la prima opera teatrale del figlio e la scuola di cinema lo licenzia. Nel 1968, con i carri armati a Praga, Thomas scende in strada e si unisce alle manifestazioni. Suo padre lo denuncia alla Stasi e lui finisce in prigione.
A chiudere il festival, in anteprima romana, alle ore 20:00 in sala 5, Italo Disco – Il suono scintillante degli anni 80 alla presenza del regista italo-tedesco Alessandro Melazzini (già autore di ‘Cicciolina. L’arte dello scandalo‘ e ‘L’eredità dei cistercensi in Italia‘). Un documentario che immerge lo spettatore nell’universo musicale di un’epoca in cui milioni di giovani europei si abbandonavano al ritmo scatenato di una musica fatta di melodie sintetiche e accattivanti, testi inglesi più o meno bizzarri, ritmi elettronici coinvolgenti e videoclip visionari. Brani cibernetici alimentati dai sogni e dalle speranze di giovani musicisti capaci di sfornare del pop strabiliante, muovendosi sempre a cavallo tra il trash e l’eccellenza. Tra le testimonianze anche quella di Sabrina Salerno e Johnson Righeira.
Era il mondo della Italo Disco degli anni 80: nato in Italia, affermatasi in Germania, fece ballare tutto il pianeta. Con protagonisti del tempo e un’attenta ricerca di materiale d’archivio, il documentario immerge lo spettatore nella narrazione pop di quella che è stata non solo una musica da ballo, ma anche un’estetica, un fenomeno sociale e una industria della creatività. Il suono di un epoca molto spesso raccontata, ma non sempre davvero capita.
Con il regista, a fornire la propria testimonianza durante la serata finale, anche Claudio Casalini figura pionieristica tra i dee-jay italiani dell’epoca. “Lavorando a questo film – sottolinea il regista – ho potuto riscoprire la genialità delle creazioni italiane cantate in inglese (o spagnolo!) da gruppi talvolta creati a tavolino da ingegnosi e scafati produttori, che fecero battere il cuore a milioni di adolescenti nelle lunghe notti estive della Riviera Romagnola di allora. Un Made in Italy sviluppatosi oltre confine, a Monaco di Baviera, che, come spesso accade, è stato più amato e apprezzato all’estero. Ma il tempo è sempre un signore, e ora, quando guardiamo a quell’epoca variopinta, spensierata e bizzarra, notiamo fantasia, ricchezza e ingenuità che quasi fanno tenerezza in chi l’ha vissuta, e inducono curiosità in chi è venuto dopo”.

Il Festival del Cinema Tedesco, promosso da German Films Service + Marketing GmbH, in collaborazione con il Goethe-Institut e l’Ambasciata della Repubblica di Germania a Roma con il supporto del Cinema Quattro Fontane ha inaugurato il 24 marzo scorso, con l’anteprima italiana di  Toubab, opera prima di Florian Dietrich, presentato in sala dal regista e dal protagonista Farba Dieng.

Sette i lungometraggi presentati con ospiti e incontri con gli autori, tra cui La ragazza con le mani d’oro, in anteprima italiana con la regista Katharina Marie Schubert a salutare il pubblico romano. Il festival ha anche presentato i cortometraggi del Next Generation Short Tiger 2021, rassegna annuale giunta al suo undicesimo anno, che propone i più straordinari registi emergenti e i migliori cortometraggi realizzati nel corso dell’anno dagli studenti provenienti dalle scuole tedesche di cinema.
Quattro i giorni di programmazione nel corso dei quali è stata presentata una selezione di film, documentari e cortometraggi tra i più interessanti della recente produzione cinematografica tedesca. Per il secondo anno a Roma autori e registi all’attenzione della critica e dei festival internazionali, selezionati da una giuria di professionisti del settore, formata per questa edizione da Claudia Bedogni, Mauro Donzelli, Miriam Mauti e Cristina Zanetti. I film sono presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano.

L’ingresso alle proiezioni avviene nel rispetto delle norme anticovid e con Green Pass.

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