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Zelbio Cult prosegue con “Ama e fai quello che vuoi” di Elisa Fuksas

Zelbio Cult prosegue con "Ama e fai quello che vuoi" di Elisa Fuksas Zelbio Cult prosegue con "Ama e fai quello che vuoi" di Elisa FuksasProsegue Zelbio Cult con la sua formula ormai collaudata: in presenza, su prenotazione, anche quest’anno sul palcoscenico salgono otto protagonisti della letteratura, dell’arte, dell’architettura, del giornalismo e della geopolitica, tutti invitati a dialogare con il curatore e con il pubblico nel teatro comunale di Zelbio, un suggestivo paese di 200 abitanti a 800 metri di altezza tra i monti e i boschi che guardano il lago di Como.

Armando Besio, con gli amici del Comitato cultura di Zelbio, e con il sostegno della Pro Loco e della Biblioteca comunale, superando le difficoltà del momento, ha costruito un ricco calendario per la XIV edizione in arrivo: gli incontri saranno tutti dal vivo, come da tradizione, con l’accortezza del distanziamento delle sedute all’interno del teatro e in ottemperanza alle disposizioni governative vigenti, sarà necessario prenotare sul sito www.zelbiocult.it per ciascun appuntamento.

Sabato 17 luglio si prosegue con Elisa Fuksas (Roma, 1981), dopo una laurea in Architettura, ha scritto e diretto video musicali, spot e documentari. Figlia di una celebre coppia di architetti – Massimiliano e Doriana Fuksas -, regista e scrittrice, ha pubblicato “Ama e fai quello che vuoi” (Marsilio), in cui racconta la scoperta della fede: un po’ romanzo, molto autobiografia, con un titolo che è una celebre frase di S. Agostino, il romanzo è la narrazione in technicolor del percorso di avvicinamento alla fede di una ragazza di 37 anni.

Un po’ per volta, con tanti dubbi e qualche certezza, il quotidiano fatto di amore, tormenti, famiglia e il cane Stella, la protagonista Elisa sceglie di battezzarsi. Recentemente ha anche girato “iSola” (Indiana production, con Rai Cinema, durata 80’), un documentario con cui è stata selezionata alla XVII edizione delle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia del 2020 e girato con l’iPhone appena prima e durante il lockdown, in cui racconta la scoperta di una sua malattia (sconfitta) e di cui verranno proiettati alcuni spezzoni.

Il curatore del festival: Armando Besio

Genovese di nascita (1957), giornalista, si è laureato in Storia dell’Arte con il professor Corrado Maltese presso l’Università di Genova, è stato cronista del Secolo XIX, inviato speciale del Lavoro, caposervizio del Venerdì di Repubblica e delle pagine culturali milanesi di Repubblica. Collabora con la Milanesiana, la manifestazione culturale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, e con il Circolo dei Lettori di Milano diretto da Laura Lepri. Oltre a Zelbio Cult, cura il festival “Il bello dell’Orrido. Spavento, stupore, meraviglia” a Bellano, sulla sponda lecchese del lago di Como.

Informazioni generali:

– è obbligatoria PER OGNI SERATA la prenotazione dal sito www.zelbiocult.it:

i posti sono contingentati nel rispetto della normativa regionale corrente

– presentarsi all’ingresso del teatro muniti di mascherina

– orario: inizio ore 21.00

– ingresso libero

– tutti gli incontri si svolgono al Teatro Comunale di Zelbio, Piazza della Rimembranza

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