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ENSEMBLE INTERCONTEMPORAIN – Omaggio a Gyorgi Ligeti all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

ENSEMBLE INTERCONTEMPORAIN - Omaggio a Gyorgi Ligeti all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ENSEMBLE INTERCONTEMPORAIN - Omaggio a Gyorgi LigetiLa Fondazione Musica per Roma, con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo, presenta il 15 gennaio nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone un omaggio a uno dei più grandi compositori del XX secolo, György Ligeti. Protagonista il celebre Ensemble Intercontemporain, creato da Pierre Boulez nel 1976 con sede a Parigi presso la Cité de la musique e diretto da quest’anno da Pierre Bleuse. Un’occasione unica per conoscere e ascoltare la musica di Ligeti attraverso quattro celebri composizioni che testimoniano diversi periodi dell’attività del compositore, eseguite dal vivo dall’organico composto da 31 solisti che da oltre quarant’anni si dedica al repertorio contemporaneo e che nel 2022 si è aggiudicato il prestigioso Polar Music Prize.

La musica di György Ligeti ha subito molte mutazioni e metamorfosi nel corso degli anni e ciascuno dei suoi quattro concerti è emblematico del periodo in cui è stato scritto. Contemporaneo di “Lux Aeterna” e “Lontano”, e basato su una micropolifonia che evoca l’agitazione iridescente di una nuvola sonora, il “Concerto per violoncello” (1966) mette in discussione il solista di fronte alla massa. Quattro anni dopo, il “Kammerkonzert” (1970) esplora il principio della micropolifonia fino al limite, poco prima che Ligeti abbandonasse questo radicalismo per interessarsi nuovamente alla melodia. Adattandosi al millimetro a delle regole che poi vengono fatte esplodere per un sottile piacere, l’artista vuole “un certo ordine, ma un ordine un po’ disordinato”. Composto quasi vent’anni dopo, il “Concerto per piano” presenta piuttosto un caleidoscopio ritmico: Ligeti si ispira ai poliritmi africani e alle geometrie frattali. Infine nel “Concerto per violino” del 1990-92, concilia la sua scrittura con un certo lirismo romantico sempre pieno di grazia, sempre immerso in un contesto sonoro “defamiliarizzato” dall’armonia microtonale.

Creato da Pierre Boulez nel 1976 con il supporto di Michel Guy (allora Segretario di Stato per la Cultura) e la collaborazione di Nicholas Snowman, l’Ensemble intercontemporain si dedica alla musica dal XX secolo ad oggi. I 31 musicisti solisti che lo compongono sono posti sotto la direzione del direttore d’orchestra e compositore Pierre Bleuse che è subentrato recentemente al posto di Matthias Pintscher. Uniti dalla stessa passione per la creazione, partecipano all’esplorazione di nuovi territori musicali al fianco di compositori, ai quali ogni anno vengono ordinati nuovi lavori. Questo percorso creativo si nutre di invenzioni e incontri con altre forme di espressione artistica: danza, teatro, video, arti visive. L’Ensemble sviluppa anche progetti che integrano nuove tecnologie (musical computing, multimedia, tecniche di spazializzazione) per alcuni in collaborazione con l’Ircam (Istituto di Ricerca e Coordinamento Acustico/Musicale). In residenza alla Cité de la Musique – Philharmonie de Paris, l’Ensemble intercontemporain si esibisce in Francia e all’estero dove è regolarmente invitato dalle maggiori sedi e dai festival internazionali. Nel 2022 è il vincitore del prestigioso Polar Music Prize.

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