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L’Istituto di Studi Musicali Comparati lancia “Zoom in on Masters”

L'Istituto di Studi Musicali Comparati lancia "Zoom in on Masters" L'Istituto di Studi Musicali Comparati lancia "Zoom in on Masters"L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati rilancia le proprie attività con la rassegna Zoom in on Masters, un’importante occasione per riflettere sulle peculiari condizioni che musicisti e danzatori stanno vivendo – specialmente coloro che sono impegnati in progetti di scambio e confronto interculturale – in questi tempi di confinamento e di distanziamento. Oggi sarà pubblicato sul canale Youtube della Fondazione Cini, il primo di tre incontri, realizzati con la regia di Simone Tarsitani, Durham University. Il Maestro Kudsi Erguner parlerà del progetto pluriennale del Birûn sulla musica classica ottomana di cui è curatore anticipando il tema del seminario 2021. I prossimi incontri, 18 giugno e 2 luglio, saranno dedicati ad altri due grandi maestri di importanti tradizioni musicali e coreutiche (per informazioni musica.comparata@cini.it).

Il 4 giugno verrà pubblicata la prima conversazione tra il Maestro Kudsi Erguner, curatore del pluriennale progetto Birûn sulla musica classica ottomana, Giovanni De Zorzi (Università di Venezia) e con alcuni musicisti che hanno partecipato al progetto come borsisti negli anni passati per riflettere sul valore complessivo di questa iniziativa fruttuosa sia per la formazione che per la ricerca. Verrà inoltre presentato il tema del prossimo seminario Birûn: le composizioni strumentali del principe Dimitri Cantemir (1673-1723).

Il 18 giugno sarà la volta di Sabine Chatel, promotrice culturale, in particolare contatto con l’ambiente dei musicisti siriani, Giovanni De Zorzi, con alcuni musicisti attualmente in Siria e a Parigi, e Massimiliano Trentin, Università di Bologna, sull’importanza della tradizione musicale siriana nel mondo arabo e medio-orientale. Verrà approfondita la condizione esistenziale e professionale di una generazione di musicisti che hanno dovuto convivere con la guerra civile e ora con la pandemia, molti dei quali lontani dal loro paese, e di come le attività musicali proseguano anche in queste difficili condizioni, adattandosi alle circostanze.

Nel terzo e ultimo appuntamento del 2 luglio, Kapila Venu, danzatrice e attrice del teatro kutiyattam del Kerala, direttrice del Natana Kairali Research and Performing Centre for Traditional Arts, converserà con Vito Di Bernardi, Università di Roma “La Sapienza” a proposito dello spettacolo che avrebbe dovuto mettere in scena a San Giorgio nel mese di giugno, la celebre storia della Parvati Viraham (La separazione di Parvati), incentrata sulla figura di Parvati, sposa del dio Shiva nella quale, pur rimanendo nel pieno rispetto della tradizione, l’attrice aggiunge delle sfumature contemporanee, affrontando indirettamente questioni di genere e del ruolo femminile, temi di grande attualità nella attuale società indiana.

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