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Nuovo corso per il prestigioso Premio Suzzara

Prosegue la sperimentazione del nuovo corso dello storico Premio Suzzara: avviato lo scorso ottobre, con la presentazione al pubblico della prima opera d’arte pubblica realizzata dall’artista Sabrina D’Alessandro, la struttura laboratoriale del premio, che vede coinvolti gli artisti e le aziende del territorio nella produzione comune di un’opera d’arte, procede con la realizzazione dei progetti delle artiste Carla Della Beffa, Hannes Egger, Nataly Maier e Chiara Pergola.

Il 2018 ha segnato una tappa importante per il Premio Suzzara, uno tra i più longevi premi d’arte in Italia: il Comune di Suzzara attraverso il Museo Galleria del Premio Suzzara ha deciso di celebrare l’importante traguardo dei 70 anni ripensando il Premio dalle sue fondamenta, proponendo una formula innovativa che non dimentica il suo passato glorioso.

Per la prima volta il Museo Galleria del Premio Suzzara invade le aziende per consolidare il rapporto tra il mondo dell’arte e quello dell’industria, coinvolgendo gli artisti e utilizzando l’arte quale potente veicolo di innovazione e integrazione tra la cultura d’impresa e la poetica artistica contemporanea.

La formula è molto semplice, ma senza precedenti: il Museo ha chiamato una serie di artisti a partecipare a questa sperimentazione, chiedendo loro di riflettere su una serie di parole chiave. Gli artisti si sono immersi in un work in progress rendendo disponibili alle aziende i propri progetti e lavorando a nuove proposte che si formalizzeranno tutte nel corso di quest’anno.
Un rapporto quindi di collaborazione totalmente alla pari tra aziende, artisti e il Museo Galleria del Premio Suzzara, che da contenitore si fa contenuto e invade, nel vero senso della parola, le aziende e il territorio, promuovendo l’arte pubblica e site specific come strumento di valorizzazione territoriale.

LE OPERE

Dopo l’apertura dei lavori che hanno dato avvio a questo nuovo corso del Premio e la presentazione al pubblico, lo scorso ottobre, della panchina Fannònnola (ovvero che non fa e non vuole fare nulla) ideata dall’artista Sabrina D’Alessandro e prodotta dal Gruppo Tea, opera d’arte pubblica posizionata di fronte al Monumento ai Caduti quale monito “per ricordare quanto il fare e la produttività siano impossibili senza l’ozio”, il lavoro della D’Alessandro procede con il video Ufficio Resurrezione Archivio IX (prodotto da PAXXION agenzia di comunicazione di Suzzara). Attraverso questo video-archivio dell’Ufficio Resurrezione l’artista racconta Parole al balcone, la sua installazione nella piazza principale realizzata grazie alla partecipazione degli abitanti, e Parole Suzzaresi, performance-parata con il Dipartimento Rinascita Psicovocale (per l’occasione, la banda di Gonzaga) che ha declamato le “parole dell’arte, dell’industria e del dialetto” in mostra sui balconi della città.

Ancora work in progress i lavori delle artiste Carla Della Beffa, Hannes Egger, Nataly Maier e Chiara Pergola.

Fuoco, Aria, Acqua, Terra è il titolo che Carla Della Beffa ha scelto per il suo progetto in collaborazione con la Sole Suzzara, azienda che produce componenti in plastica per veicoli. Alchimia e scienza si fondono in questo lavoro per riportare l’azienda e i suoi lavoratori agli elementi fondamentali della medicina antica: i quattro elementi appunto. Una serie fotografica realizzata dall’artista e selezionata dai dipendenti della Sole Suzzara verrà esposta nelle sale del MuseoGalleria Premio Suzzara.

Lo scorso novembre Carla Della Beffa ha realizzato una performance in azienda dove, in uno spazio predisposto, ha ricevuto i 180 dipendenti di SOLE. A ciascuno ha donato una propria foto, tra quelle da loro precedentemente selezionata, l’ha firmata sul posto e dedicata. La conclusione del progetto sarà questa primavera.

Il lavoro dell’artista concettuale Hannes Egger, in collaborazione con l’azienda Realtrailer che si occupa della distribuzione di rimorchi, parte da una riflessione che individua nel Premio, sin dalla sua costituzione nel 1948, la ricerca di un rapporto intenso con il pubblico, il territorio e la volontà di far conoscere questa realtà in una dimensione più ampia.

Partendo quindi da un fatto realmente accaduto nel 1963 quando una serie di opere vincitrici del Premio presero la via di Parigi per essere esposte al Salon Populiste ottenendo un riscontro internazionale, l’artista ha deciso di creare un museo itinerante in uno dei rimorchi Realtrailer. I dipendenti dell’azienda, in orario di lavoro e a turni, si sono recati al Museo Galleria del Premio Suzzara per scegliere materiali, opere e documenti, da utilizzare per l’allestimento del rimorchio e sono in corso le prime prove.

Nataly Maier guidata dalle parole chiave collegamento, mappa, spazio, trasformazione, controllo, stampa e in collaborazione con Intertraco, azienda specializzata nella costruzione di trasmissioni meccaniche e oleodinamiche, ha concluso la propria opera “Hand Map”. Si tratta di un ritratto collettivo realizzato partendo dalle impronte digitali di un gruppo di lavoratori Intertraco.

In fase di ultimazione Scripta Volant il progetto dell’artista Chiara Pergola in collaborazione con JASS Punto Ghiaccio, azienda che produce, confeziona e distribuisce ghiaccio, e BRAR Elettromeccanica, specializzata in soluzioni integrate per alte correnti. La poetica dell’effimero, catturata in un video, si esprime qui in una serie di aforismi in cui ogni lettera di ghiaccio si scioglie al variare della temperatura della lastra su cui la scritta poggia. Nel periodo delle feste natalizie Brar ha proiettato sulla facciata della propria azienda un video creato da Chiara Pergola, come anteprima del progetto in corso.

Il Premio Suzzara vuole così diventare un nuovo paradigma, una pratica collaborativa e virtuosa, una piattaforma in movimento costante, che possa continuare ad accogliere nuovi artisti, idee, aziende e contributi con lo scopo di arricchire attraverso l’arte e la cultura un territorio già di per sé ricco di storia, di dedizione al lavoro e di passione. Il resoconto completo di questo nuovo corso sarà presto edito nel “Il p”, “Bollettino a periodicità stocastica a cura del Premio Suzzara”.

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