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Oggi “Cento, un secolo di radio” ricorda Rino Gaetano

La voce e le esibizioni del cantautore crotonese, scomparso prematuramente  nel 1981

Oggi "Cento, un secolo di radio" ricorda Rino Gaetano

Giovedì 8 febbraio alle 17.05 su Rai Radio 1, a “Cento, un secolo di radio” Umberto Broccoli ricorda Rino Gaetano, il cantautore scomparso prematuramente a soli 31 anni nel giugno del 1981. Al Festival di Sanremo 1978 l’artista crotonese si era classificato al primo posto nella categoria cantautori e terzo in quella finale con la canzone, peraltro da lui poco amata, “Gianna”. Rino Gaetano si era  presentato sul palco vestito in frac, con un cilindro preso in prestito da Renato Zero e un ukulele in mano, supportato sul finale dai Pandemonium. A “Cento, un secolo di radio” sarà possibile ascoltare la voce di Vittorio Salvetti, conduttore e organizzatore di quell’edizione del Festival, che richiama Gaetano sul palco per esibirsi dopo la vittoria, e poi la voce del cantautore calabrese in alcune sue partecipazioni a programmi radiofonici come “Anteprima disco”(condotto nel 1978 da Claudio Sottili, su Radiodue), “Gran Varietà”(1976) e “Quadernetto romano” (condotto da Siciliano nel 1978). La rubrica dedicata agli scrittori della radio infine, chiuderà la trasmissione, con la voce e alcuni versi di Dino Verde.

In La ballata di Renzo, canzone scritta da Gaetano dieci anni prima della morte e rimasta inedita, si narra la storia di un ragazzo di nome Renzo che muore in circostanze simili a quelle del cantautore:

«La strada era buia, s’andò al San Camillo e lì non l’accettarono forse per l’orario, si pregò tutti i santi ma s’andò al San Giovanni e lì non lo vollero per lo sciopero.»

(Rino Gaetano, La ballata di Renzo)

Nella canzone, Renzo viene investito da un’auto e muore dopo essere stato rifiutato da molti ospedali di Roma per mancanza di posti, mentre i suoi amici sono al bar. Questo ha portato molti fan a sostenere che Gaetano avesse in qualche modo predetto la sua morte.

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