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Oggi in TV: “Sorgente di Vita” tra Pasqua, reperti storici e canzoni napoletane – Su Rai2, con un commento di Renzo Arbore

Oggi in TV: "Sorgente di Vita" tra Pasqua, reperti storici e canzoni napoletane - Su Rai2, con un commento di Renzo Arbore Oggi in TV: "Sorgente di Vita" tra Pasqua, reperti storici e canzoni napoletane - Su Rai2, con un commento di Renzo Arbore Apertura sul significato della Pasqua quello di “Sorgente di vita”, in onda domenica 28 marzo alle 8.10, su Rai2. Un maestro e un allievo si incontrano in un giardino per riflettere su Pesach, la Pasqua ebraica, che quest’anno inizia la sera del 27 marzo e durerà fino al 4 aprile. Segnata anche quest’anno dalla pandemia, la festività ricorda la biblica uscita degli ebrei dall’Egitto e la ritrovata libertà. Un dialogo sul senso della ricorrenza, l’importanza della trasmissione della memoria, il legame tra il ricordo e i cibi del Seder, la cena rituale, come il pane azzimo e le erbe amare. Le domande sono quelle dello studente Raphael Zuwaris e le risposte i pensieri e le parole di Rav Benedetto Carucci Viterbi, direttore delle scuole ebraiche di Roma.
Riflettori accesi, poi, sul ritrovamento in Israele di venti frammenti biblici, traduzioni in greco dei Libri dei profeti Zaccaria e Nahum, nella cosiddetta “grotta dell’orrore”, nell’area dove settant’anni fa alcuni pastori beduini trovarono per caso i Rotoli del Mar Morto: reperti di inestimabile valore archeologico, i più importanti rinvenuti nel sito negli ultimi sessant’anni. Dalle grotte sono riemerse anche delle monete e addirittura un cesto di paglia risalente a oltre diecimila anni fa, come documenta il servizio del corrispondente da Israele Raffaele Genah.
Una storia di salvezza e di solidarietà, arriva, invece, dalle montagne piemontesi della Val Pellice, nelle terre dei valdesi, movimento religioso protestante nato in Francia nel 1200, presente in Italia da secoli, con vicende di persecuzioni e di repressioni affini a quelle degli ebrei. Nel piccolo paese di Rorà, durante la guerra, nei mesi dell’occupazione tedesca, diverse famiglie di ebrei torinesi trovarono rifugio e protezione da parte della popolazione locale. Tra queste, quella di Roberto Terracini, artista e scultore: nella cascina La Vernarea, dove fu nascosto, rimangono ancora i suoi disegni dedicati ai partigiani. Il figlio David ne racconta la storia.
Si chiude con un viaggio musicale tra le sponde del Mediterraneo, sulle note della cantante israeliana Nataly Oryon, che ha di recente pubblicato un album digitale interamente dedicato alla canzone partenopea. “Pensieri su Napoli da Gerusalemme” è un viaggio attraverso i grandi classici della musica popolare napoletana, dalla fine dell’Ottocento a oggi: tra i titoli, “Maria Marì”, “Marechiare”, “La Palummella”, tutti arrangiati con il suo ensemble e cantati rigorosamente in napoletano. L’intervista alla cantante, che racconta le origini della sua scelta musicale, e un appassionato commento di Renzo Arbore, chiuderanno la puntata.

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