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Oggi in TV: Una programmazione a tutto Jazz. In prima serata “Cocktail Bar”, la storia del Music Inn

Oggi in TV: Una programmazione a tutto Jazz. In prima serata "Cocktail Bar", la storia del Music Inn
In prima serata Cocktail Bar la storia del Music Inn

Per celebrare la Giornata internazionale del Jazz, Rai Cultura propone una programmazione speciale per celebrare il genere musicale che da sempre rappresenta i valori dell’uguaglianza e dell’integrazione, in onda sabato 30 aprile dalle 17.25 su Rai 5. Il primo appuntamento è con “Terza Pagina”, il talk culturale condotto da Licia Troisi. “Se hai bisogno di chiedere cos’è il jazz, non lo saprai mai”, diceva Louis Armstrong, che di jazz se ne intendeva: partendo da questa citazione, il programma indaga su origini, natura e sviluppi di ciò che chiamiamo “jazz”. Ospiti della puntata, Federica Gentile, autrice e conduttrice radiotelevisiva; Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia; Igiaba Scego, scrittrice; ed Emanuele Bevilacqua, docente universitario e giornalista.
A seguire, “It Must Schwing! The Blue Note Story”, dedicato alla leggendaria etichetta discografica “Blue Note”, nata a New York nel 1939, che ha contribuito in maniera determinante alla diffusione del Jazz americano e alla creazione di un sound inconfondibile.
Alle 20.15, poi, “Nessun Dorma 2020”, con Massimo Bernardini, che propone l’incontro musicale tra due maestri del pianoforte, con due percorsi diversi, classico e jazz: Beatrice Rana e Stefano Bollani.
In prima serata, infine, il doc di Stefano Landini e Toni Lama “Cocktail Bar. Storie jazz di Roma, di note, di amori” sul Music Inn di Roma, storico locale aperto nel 1971 dal principe Pepito Pignatelli, “malato” di jazz e personaggio eccentrico, in cui sono passati i più grandi, come in nessun altro jazz club in Italia: da Chet Baker a Bill Evans, da Charlie Mingus a Dexter Gordon, da McCoy Tyner a Philly Joe Jones e Max Roach. Nel doc, artisti come Giovanni Tommaso, Renzo Arbore, Pupi Avati, Bruno Biriaco, Franco D’Andrea, Antonello Salis, Roberto Gatto, Adriano Mazzoletti, Amedeo Tommasi, e molti altri che parteciparono attivamente a quel vissuto, rievocano – grazie ai loro affettuosi ricordi –quell’epoca e quel locale, accompagnati dalla colonna sonora originale firmata da Massimo Fedeli. Un’avventura musicale che ebbe un triste e tragico epilogo, ma che resta sempre e comunque viva nella memoria di quanti hanno amato ed assaporato la musica jazz del periodo d’oro.

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