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Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani – Quarta e ultima tappa della mostra itinerante

Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani - Quarta e ultima tappa della mostra itinerante Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani - Quarta e ultima tappa della mostra itineranteAssociazione Genesi, in collaborazione con il FAI – FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO, presenta la quarta tappa di “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani”, mostra itinerante a cura di Ilaria Bernardi, inaugurata il 21 settembre 2021 a Varese e il 18 dicembre 2021 ad Assisi, che dal 5 giugno al 4 settembre 2022 giunge ad Agrigento presso il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” e la Biblioteca Lucchesiana. La mostra rientra nell’ambito della grande iniziativa artistico-culturale “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani” dedicata al tema dei diritti umani, dal forte afflato partecipativo, che si svilupperà nel corso di un intero anno dal 21 settembre 2021 al 21 settembre 2022.

La mostra itinerante presenta le opere della nuova raccolta d’arte contemporanea Collezione Genesi, nata per volontà di Letizia Moratti e sviluppatasi grazie a Clarice Pecori Giraldi che ne ha curato le acquisizioni, con l’obiettivo di dare vita e voce a una selezione molto rappresentativa di opere e artisti capaci di parlare al pubblico delle questioni più urgenti in tema di diritti umani.

L’idea da cui origina la concezione di Progetto Genesi, del quale la mostra fa parte, è che l’arte contemporanea possa assumere il ruolo di ambasciatrice dei diritti umaniProgetto Genesi, nato interdisciplinare e multimediale, per radicalità di impegno, vastità di orizzonti e ampiezza del ventaglio di iniziative che lo compongono, è destinato a rappresentare un vero e proprio unicum nel sistema dell’arte contemporanea, non solo italiano.

Il percorso itinerante della mostra – che dopo Varese, Assisi e Matera, tocca ora Agrigento – è pensato per respirare insieme a un ricco programma di attività educative rivolte al pubblico di tutte le età e a un ciclo di dodici conversazioni online realizzate in collaborazione con l’Università Cattolica.

La quarta tappa della mostra avrà luogo ad Agrigento dove Progetto Genesi sceglie di presentare per la quarta volta, nella sua totalità, la Collezione Genesi. Le città scelte sono tutte di grande rilevanza dal punto di vista del patrimonio storico-artistico e ambientale, sono siti del patrimonio mondiale UNESCO e sede di Beni del FAI.  Inoltre, in ogni città la mostra ha aperto i propri battenti in occasione di una importante Giornata Internazionale o Mondiale indetta dall’ONU per promuovere tematiche legate ai diritti umani: a Varese il 21 settembre Giornata Internazionale della Pace; ad Assisi il 18 dicembre Giornata Internazionale dei Migranti; a Matera l’8 marzo Giornata Internazionale della Donna; ad Agrigento il 5 giugno Giornata Mondiale dell’Ambiente.

Il messaggio che unisce le opere della Collezione Genesi è la difesa dei diritti umani. La mostra itinerante individua all’interno della Collezione Genesi sei principali sezioni tematiche nelle quali questo messaggio viene declinato dalle opere: La memoria di un popolo: le tradizioni e la storia di ogni comunità come memoria collettiva da preservare in quanto elemento identitario fondamentale; Un’identità multiculturale: identità molteplici e l’importanza del dialogo, dell’interscambio e del rispetto reciproco tra culture; Le vittime del Potere: le violenze perpetrate o tollerate, in alcune aree del mondo, dagli stessi governi sui propri cittadini, vittime di costrizioni, censure, genocidi, guerre, sfruttamento; Il colore della pelle: i pregiudizi e le ingiustizie che colpiscono le persone sulla base del colore della pelle negli Stati Uniti; La condizione femminile: il ruolo della donna all’interno di contesti, privati o pubblici, in cui la supremazia maschile è ancora presente; La tutela dell’ambiente: i danni causati dalle attività umane all’ecosistema e l’urgenza di preservare l’equilibrio tra umano e natura mediante uno sviluppo sostenibile.

A oggi la Collezione Genesi comprende opere di: Morteza Ahmadvand (Khorramabad, Iran, 1981); Mequitta Ahuja (Grand Rapids, Michigan, USA, 1976); Leila Alaoui (Parigi, Francia, 1982-Ouagadougou, Burkina Faso, 2016); Hangama Amiri (Peshawar, Pakistan, 1989); Monica Bonvicini (Venezia, Italia, 1965); Liu Bolin (Shandong, Cina, 1973); Zoë Buckman (Hackney, East London, Inghilterra, 1985); Soudeh Davoud (Tehran, Iran, 1988); Anne de Carbuccia (New York, USA, 1968); Zehra Dogan (Diyarbakır, Kurdistan, 1989); Shilpa Gupta (Mumbai, India, 1976); Alfredo Jaar (Santiago del Cile, Cile, 1956); Zhanna Kadyrova (Brovary, Ucraina, 1981); JR (Parigi, Francia, 1983); Iva Lulashi (Tirana, Albania, 1988); Ibrahim Mahama (Tamale, Ghana, 1987); Wonder Buhle Mbambo (KwaNgcolosi, Sudafrica, 1989); Azikiwe Mohammed (New York, USA, 1981); Zanele Muholi (Umlazi, Sudafrica, 1972); Paulo Nazareth (Minas Gerais, Governador Valadares, Brasile, 1977); Shirin Neshat (Qazvin, Iran, 1957); Otobong Nkanga (Kano, Niger, 1974); Jean David Nkot (Douala, Camerun, 1989); Toyin Ojih Odutola (Ilé-Ifẹ̀, Nigeria, 1985); Gideon Rubin (Tel Aviv, Israele, 1973); Betye Saar (Los Angeles, USA, 1926); Henry Taylor (Ventura, USA, 1958); Pascale Marthine Tayou (Yaoundé, Camerun, 1967); Lava Thomas (Los Angeles, USA).

Il percorso studiato per Agrigento si snoda tra il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” e la Biblioteca Lucchesiana. Al Museo Archeologico la mostra si sviluppa nelle sale che si affacciano sulla Sala Zeus e all’interno della Sala Zeus stessa, dove è custodito l’unico esemplare intero di Telamone, una delle maestose statue alte 7,7 metri che sostenevano il grande Tempio di Giove Olimpico nella Valle dei Templi di Agrigento (480-479 a.C.). Questi spazi accolgono le opere delle sei sezioni tematiche individuate nella Collezione Genesi, attraverso le quali questi lavori esprimono il loro messaggio legato alla difesa dei diritti umani.

Al fine di indurre i visitatori a scoprire il patrimonio storico e culturale del proprio territorio, Progetto Genesi sceglie di esporre una delle più rilevanti opere della Collezione, Becoming (2015) di Morteza Ahmadvand, presso la Biblioteca Lucchesiana, scelta in quanto in precedenza è stata spesso parte delle Giornate del FAI che ad Agrigento dal 1999 ha in concessione il Giardino della Kolymbethra.

Durante la quarta tappa della mostra, al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”, ogni sabato si terranno attività educative gratuite, offerte dall’Associazione Genesi: si terranno due visite guidate, una alle 11:30 e una alle 15, e un workshop partecipativo alle 17.

Il FAI partecipa alla missione educativa di Progetto Genesi coinvolgendo i volontari delle Delegazioni FAI, e in particolare i mediatori del progetto FAI Ponte tra Culture ideato dall’Associazione Amici del FAI volto a favorire il dialogo interculturale tra persone di diversa provenienza geografica. I mediatori di FAI Ponte tra Culture, provenienti da diversi paesi, offriranno un originale contributo raccontando le opere della Collezione Genesi tramite podcast ascoltabili dall’app di Progetto Genesi e dal sito del FAI, arricchendole di una testimonianza diretta e personale.

Il 7 giugno e 19 luglio 2022, alle ore 17:30, si terranno invece online due differenti tipologie di workshop, di 60 minuti ciascuno, gratuiti, rispettivamente per tutti e per famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni.

Oltre alla collaborazione con il FAI, fondamentale sarà anche la collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il 9 giugno, 14 luglio e 6 settembre 2022 alle ore 17:30 si terranno tre conversazioni online gratuite sul tema dei diritti umani, con esperti internazionali e docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, accessibili in streaming sulle pagine Facebook, YouTube e sul sito dell’Associazione Genesi e sulle pagine Facebook, YouTube e LinkedIn dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Il progetto gode del patrocinio del MiC – Ministero della Cultura, della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, di Rai Per il Sociale, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del FAI – FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO.

La mostra è accompagnata da un libro catalogo bilingue (italiano e inglese) dal titolo “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani” edito da Silvana Editoriale e curato da Ilaria Bernardi.

Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”
Contrada San Nicola, 92100 Agrigento (AG)
https://www.lavalledeitempli.it
t. +39 0922 401565| e. [email protected]
Instagram: @museoarcheologicoagrigento/ Facebook: @museo.archeologicoagrigento  · Museo della civilità
Orari per il pubblico
Da lunedì a domenica: ore 9:00 – 19:00
Biglietti
Biglietto unico per la mostra e Museo Archeologico: Intero € 8; Ridotto (cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra 18 e 25 anni) € 4; Gratuito € 0,00 per alcune categorie.

Biblioteca Lucchesiana
Via Duomo, 94, 92100 Agrigento (AG)
https://fondoambiente.it/luoghi/lucchesiana?ldc
t. + 39 0922 22217| e. [email protected]
Facebook: @bibliotecalucchesiana
Orari per il pubblico
da lunedì a venerdì: ore 09:00 – 13:00. Il mercoledì anche nel pomeriggio, ore 15:30–17:30
Biglietti
Gratuito

ASSOCIAZIONE GENESI
L’Associazione Genesi, nata nel 2020 per volontà di Letizia Moratti, è impegnata nella difesa dei diritti umani attraverso la valorizzazione delle differenti culture e dell’ambiente. Obiettivo dell’Associazione è di contribuire, attraverso l’arte contemporanea, alla creazione di una cittadinanza più responsabile e socialmente attiva. Per questa ragione, l’Associazione Genesi ha dato vita alla Collezione Genesi, con la curatela di Clarice Pecori Giraldi, selezionando opere di artisti di tutto il mondo e di diverse generazioni, che riflettono sulle urgenti, complesse e spesso drammatiche questioni culturali, ambientali, sociali e politiche del nostro tempo. L’Associazione è inoltre Fondatore di E4Impact Foundation, alla quale partecipano anche Mapei, WeBuild, Intesa Sanpaolo, Eni, Università Cattolica, VueTel e Associazione Always Africa. E4Impact offre programmi di formazione all’imprenditorialità in diciassette Paesi africani, perseguendo un triplice obiettivo: formare nuovi imprenditori a forte impatto sociale; collaborare con le Università africane per offrire formazione imprenditoriale orientata all’azione; favorire l’incontro tra imprese italiane e africane orientate alla sostenibilità.

Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”
Il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” è ubicato all’interno della Valle dei Templi, sul poggetto di San Nicola dove sorgeva l’agorà superiore della città antica. È intitolato alla memoria di Pietro Griffo, archeologo e Soprintendente ad Agrigento dal 1941 al 1968. L’edificio, progettato dall’architetto Franco Minissi e inaugurato nel 1967, ingloba in parte i resti di un monastero cistercense, risalente al XIV secolo.
Il museo espone migliaia di reperti che, ordinati secondo un criterio cronologico e topografico, illustrano la storia del territorio agrigentino dalla preistoria fino alla fine dell’età greco-romana. I materiali provengono dai fondi del Museo Civico, relativi agli scavi archeologici condotti nei primi decenni del secolo scorso, da collezioni private o sono stati ceduti dai musei archeologici di Palermo e di Siracusa. La parte più consistente delle collezioni è però rappresentata dai reperti rinvenuti dalla Soprintendenza di Agrigento nelle campagne di scavo condotte dagli anni Quaranta fino ai nostri giorni.
Il museo si articola in 17 sale e in 2 sezioni distinte, ma complementari: nella prima sono esposti i reperti provenienti da Akragas ad Agrigentum, nella seconda sono esposti i reperti provenienti dal territorio di Agrigento, Enna e Caltanissetta. Attraverso le sale del museo è dunque possibile ricostruire la storia di un territorio che è il frutto di molteplici stratificazioni culturali. Tra i reperti più noti nella prima sezione del museo, vi è la statua originale di Telamone proveniente dal tempio di Zeus olimpico.

Biblioteca Lucchesiana
La Biblioteca Lucchesiana è situata tra la chiesa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e il Museo Diocesano, posto all’interno del palazzo vescovile. La sua origine è legata alla figura del conte Andrea Lucchesi Palli (1692-1768), che ne fu il fondatore e da cui prese il nome. Nella seconda metà del Settecento, Lucchesi Palli lasciò Palermo per essere eletto vescovo della Diocesi di Agrigento, una città allora con un tasso altissimo di analfabetismo. Grande studioso e vescovo illuminato, Lucchesi Palli fece erigere la Biblioteca, la donò al popolo e la aprì a tutti nel 1765.
Nei primi anni di vita, la Biblioteca godette di notevole prestigio e prosperità, grazie soprattutto alla donazione da parte di Lucchesi Palli di volumi, gemme, pietre dure, antiche monete romane, greche e siciliane, mobili, tavoli di lettura e scaffalature pregiate.
Dopo la morte di Lucchesi Palli e soprattutto dal 1862 fu trascurata fino al 1977, anno in cui iniziarono i lavori di restauro conclusi con la riapertura nel 1990.
La Biblioteca possiede oggi 80.000 documenti, di cui la metà anteriori al 1800. Il fondo storico, costituito dai circa 14.000 volumi della biblioteca personale di Lucchesi Palli comprende 31 codici arabi che con quelli della Biblioteca Centrale e della Biblioteca Comunale di Palermo rappresentano il 90 % dei manoscritti orientali custoditi nelle biblioteche siciliane.

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