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Recensione: “Spoiler! – Serie TV e giustizia sociale”. Come è profondo lo streaming

Recensione: "Spoiler! - Serie TV e giustizia sociale". Come è profondo lo streaming Recensione: "Spoiler! - Serie TV e giustizia sociale". Come è profondo lo streamingE staccati da quella TV! Perché non leggi un bel libro?

Una frase che tutti abbiamo detto o sentito dire, un grande classico della quotidiana retorica. La TV è intrattenimento leggero, cazzeggio, il libro è di per sé cultura “alta”, approfondimento. Un meccanismo consolidato e quasi istintuale, un riflesso condizionato che accompagna le nostre giornate e il rapporto con il prossimo.

Altrettanto vittima di riflesso condizionato è Spoiler! – Serie TV e giustizia sociale, edito da Meltemi, al punto che le autrici, Elena Garbarino e Mara Surace, tengono subito a precisare: “Spoiler!” non è un libro sulle serie tv, né, tantomeno, un libro di critica televisiva o di sociologia dello streaming”. E a questo punto ci sentiamo inevitabilmente spiazzati.

Che cosa è dunque Spoiler! ?  Che ci crediate o meno, è un libro sull’antropologia. Elena Garbarino è infatti laureata in Antropologia culturale, mentre Mara Surace le viene in supporto con la sua laurea in Metodologie filosofiche, curriculum antropologico-culturale.

Le due autrici hanno analizzato 90 serie TV, scandagliandole attraverso le loro competenze. Il risultato è un’accurata analisi antropologica ottenuta cogliendo le tante occasioni di approfondimento fornite dalle serie stesse. Sono emersi così molti temi dell’antropologia contemporanea, come antirazzismo, femminismo, ambientalismo, redistribuzione delle ricchezze e giustizia.

La serie più citata è, inevitabilmente, Orange is the new blackperché capace di affrontare il razzismo, così come la questione di genere, in maniera diretta e talvolta cruda. Ma non mancano Sex Education, Black Mirror, Il racconto dell’ancella e molte altre.

Il fluire del saggio (sdoganiamo questo termine, finalmente!) è agevolato dalle numerose citazioni di dialoghi tratti dalle serie citate e da brani di altri volumi antropologici. In questo modo Spoiler!  riesce a uscire dalla categorizzazione accademica e anzi ad addentrarsi nella schiera delle letture piacevoli e scorrevoli. Si possono quindi affrontare i problemi dell’identità, delle minoranze etniche, del colorismo e persino la critica al capitalismo senza sentirsi appesantiti, anzi piacevolmente incuriositi.

“Non è un libro sulle serie TV”, ricordiamo il monito delle autrici. Eppure Spoiler!  è efficace nel proporci nuovi suggerimenti di visione, come se non meglio degli algoritmi delle piattaforme di streaming, proprio per la sua capacità di approfondimento non privo di rigore scientifico, applicato al mondo delle serie.

Paradosso finale (degno di un finale di stagione!): è proprio un libro, quell’oggetto che si eleva sulla cultura popolare delle serie, a far sì che possiamo cogliere la profondità di queste ultime, che rimangono, è bene precisarlo, un prodotto di intrattenimento, ma sono capaci di farci riflettere profondamente su questioni che, spesso, neppure i governi (e più in generale la politica) sono in grado di affrontare. E quindi sì, viva il divano e la TV, perché le serie ora possono andare a braccetto con i libri.

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