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Stasera in tv appuntamento con “Il vento di Alghero”

Alla scoperta della Barcellona della Sardegna

Stasera in tv appuntamento con "Il vento di Alghero”

Sardegna nordoccidentale, Capo Caccia. Su un promontorio di roccia calcarea, chiamato per la sua conformazione il “Gigante che dorme”, si erge solitario un faro bianco. Originariamente costruito nell’800, è stato poi riedificato tra il 1950 e il 1960. Con i suoi 186 metri oltre il livello del mare, è il faro più alto d’Italia e domina incontrastato il Golfo di Alghero. Abitato per oltre vent’anni da Luigi Critelli, un genovese incaricato di custodirlo e tenerlo in funzione, offre un ottimo punto di partenza per un viaggio verso la “Barcellona” della Sardegna. È il viaggio del doc di Gemma Giorgini e Vittorio Rizzo “Il vento di Alghero”, in onda domenica 31 marzo alle 22.10 in prima visione su Rai 5.
Dal 1354 e per quattro secoli Alghero è stata una colonia catalana, strappata ai genovesi. Il centro storico, le fortificazioni, le stradine acciottolate, ma soprattutto il particolarissimo idioma (l’“algherese”: una commistione tra la variante più antica del catalano e il sardo) ricordano le atmosfere delle cittadine nordorientali della Spagna. A suggellare questo gemellaggio con la Catalogna è la data del 25 agosto 1960 quando la nave da crociera Virginia de Churruca approda ad Alghero con 159 catalani, ansiosi di conoscere i loro ‘fratelli’ di lingua. Un evento straordinario, il famoso Viatge del Retrobament, che vede la partecipazione di quasi quindicimila persone, provenienti da tutta la Sardegna. Un ricordo indelebile, come testimonia Pasqualino Mellai, sarto di professione e algherese doc, che racconta l’emozione di quel momento come espressione massima dell’identità catalana di Alghero.
Nella Baia di Porto Conte, a pochi chilometri da Alghero, nel 1944 vive Antoine de Saint-Exupery, autore del Piccolo Principe, cui vengono affidati dei voli di ricognizione sulle coste della Francia per fotografare avamposti tedeschi. Vive ad Alghero gli ultimi mesi della sua vita, e qui scrive gran parte de “La Cittadella”.

Appuntamento imperdibile.

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