Un pirotecnico revenge-movie
Ultimo film diretto da Benny Chan, prematuramente scomparso nel 2020, “Raging Fire – Fuoco incrociato” è proposto in prima visione lunedì 13 novembre alle 21.20 su Rai 4. Cheung Chung-Bong è un onesto poliziotto rispettato nel suo ambiente per aver risolto diversi casi, ma alcune ferite del suo passato si riaprono quando una missione sotto copertura di cui è capo salta a causa di un inaspettato attacco criminale. La banda di malviventi è guidata da Ngo, un tempo anche lui poliziotto, finito ingiustamente in carcere a causa di un errore commesso dai suoi stessi colleghi, compreso il suo mentore Cheung. Ora Ngo cerca vendetta ad ogni costo. Interpretato da due icone del cinema hongkonghese come Donnie Yen (Ip Man) e Nicholas Tse, “Raging Fire” è stato un grande successo di pubblico e alla 40^ edizione degli Hong Kong Film Awards si è aggiudicato ben quattro vittorie, tra cui miglior film e miglior regia.
Benny Chan Iniziò la sua carriera nel 1990 con il film A Moment of Romance, prodotto da Johnnie To e interpretato da Andy Lau. Dopo aver girato nel 1993 il film The Magic Crane, Chan ottenne una nomination agli Hong Kong Film Awards come miglior regista con Big Bullet. Nel 1998 intraprese la collaborazione con Jackie Chan che lo porterà alla realizzazione di una serie di film di grande successo come Senza nome e senza regole, New Police Story, Rob-B-Hood e Shaolin.
Chan è morto nell’agosto del 2020 per un carcinoma nasofaringeo.
La morte prematura di Chan fa sì che Raging Fire sia un film tragicamente postumo. E in qualche modo lo è anche nella sua forma, che cerca con grande classe di perpetuare la tradizione hongkonghese smarcandosi all’interno delle maglie della produzione cinese di oggi. Donnie Yen e Nicholas Tse sono gli splendidi protagonisti di questa vicenda che parla di morale e trasparenza.
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