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Stasera in tv “Emilio Isgrò. Come cancellare l’inutile”

Un grande innovatore

Stasera in tv "Emilio Isgrò. Come cancellare l'inutile"

Un artista concettuale e pittore, ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista, uno dei grandi innovatori dell’arte italiana. Lo racconta il doc “Emilio Isgrò. Come cancellare l’inutile”, in onda martedì 16 gennaio alle 19.25 su Rai 5. Siciliano di nascita e milanese d’adozione, Isgrò è noto in tutto il mondo per le sue cancellature. Per lui sottrarre è aggiungere. In un mondo votato alla produzione incontrollata, alla globalizzazione della crescita senza fine, cancellare le parole vuol dire recuperarle e preservarle dall’usura. “Non è una banale negazione, ma piuttosto l’affermazione di nuovi significati: è la trasformazione di un segno negativo in gesto positivo”. Così Isgrò cancella, per esempio, le leggi razziali. “È ebreo colui che è nato di madre ebrea”, diventa “È ebreo colui che è”, riuscendo a svelare nell’orrore di quelle pagine, le parole pronunciate da Yahweh sul Sinai. Il doc propone un dialogo franco, generoso, profondo tra l’artista e il regista Guido Talarico attraverso un viaggio nei suoi luoghi più cari: lo studio, l’archivio, il museo privato, la casa. Un vero e proprio testamento che guida nell’ esplorazione della poetica dell’artista ma anche attraverso un secolo di storia italiana.

Con il titolo La cancellatura e altre soluzioni (Skira) raccoglie nel 2007 in volume gli scritti pubblicati su quotidiani e riviste come corredo critico-teorico dell’attività creativa. L’anno successivo il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato realizza l’antologica Dichiaro di essere Emilio Isgrò a cura di Marco Bazzini. Nel 2008 e nel 2013 ha partecipato con un lavoro a BAU. Nel 2009 espone al Palazzo delle Stelline di Milano. L’anno seguente si tiene a Marsala la mostra Disobbedisco. Sbarco a Marsala e altre Sicilie. In contemporanea si apre Var ve yok presso la Taksim Sanat Galerisi di Istanbul mentre i quattordici Codici ottomani vengono esposti alla Boghossian Foundation di Bruxelles.

Appuntamento assolutamente imperdibile.

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