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Stasera in TV: Il sangue e la parola: “Non la spada ma la parola illumini la via” – In diretta dalla piazza del Quirinale una prima assoluta di Nicola Piovani

Stasera in TV: Il sangue e la parola: "Non la spada ma la parola illumini la via" - In diretta dalla piazza del Quirinale una prima assoluta di Nicola Piovani Stasera in TV: Il sangue e la parola: "Non la spada ma la parola illumini la via" - In diretta dalla piazza del Quirinale una prima assoluta di Nicola Piovani Una Cantata per voce recitante, soli, Coro e Orchestra composta dal Maestro Niola Piovani: è “Il sangue e la parola” che sarà eseguita in prima assoluta dallo stesso compositore – con l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, le due voci di soprano Maria Agresta e Maria Rita Combattelli e la voce recitante di Andrea Pennacchi – nel concerto in onda venerdì 22 luglio alle 21.20 su Rai 3, in diretta dalla piazza del Quirinale, introdotto da Barbara Capponi. Il concerto – nato da un’idea del Maestro Piovani, promosso dalla Corte costituzionale e organizzato in collaborazione con la Rai e il Teatro dell’Opera di Roma – si svolgerà alla presenza del Presidente della Repubblica, delle più alte cariche dello Stato e di esponenti della società civile.
Prosegue così l’apertura all’esterno della Corte costituzionale per incontrare la società civile, conoscere, farsi conoscere e promuovere la cultura costituzionale. Anche con una Cantata, come in questo caso. La promozione del Concerto, proposta un anno fa dal Maestro Piovani, si inserisce infatti nel solco delle iniziative intraprese dalla Corte negli ultimi anni – dal Viaggio in Italia, nelle scuole e nelle carceri, fino alla Libreria dei podcast – per riaffermare i valori costituzionali e far crescere, attraverso la conoscenza, una “mentalità costituzionale”.
Il testo della Cantata è stato scritto con Paola Ponti ed è liberamente tratto dalle Eumenidi di Eschilo, dalla Costituzione italiana e dai lavori preparatori dell’Assemblea costituente.
Nelle Eumenidi, Eschilo celebra i principi della civiltà del diritto, risalenti a oltre 2500 anni fa, quando, nel 621 a.C., la prima legge ateniese istituì il primo Tribunale della città e si affermò, così, un nuovo ordine, non più affidato alla vendetta e alla violenza ma alla ragione, alla parola, al confronto degli argomenti. Quei principi saranno poi riaffermati nell’Italia del dopoguerra dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti, e diventeranno il cuore della Costituzione italiana.
L’Opera si ispira, dunque, a questi due momenti cruciali della storia, nei quali il sangue lascia il posto alla parola, la vendetta alla giustizia, la guerra alla pace. Valori che vanno oggi vivificati e difesi.
Di qui la scelta, come luogo di esecuzione del Concerto, della piazza del Quirinale, sulla quale si affacciano, affiancate, le due più alte Istituzioni di garanzia, la Presidenza della Repubblica e la Corte costituzionale, che di quei valori sono garanti.
Il Concerto prevede anche l’esecuzione delle suite sinfoniche “La notte di San Lorenzo” e “La vita è bella”.

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