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Stasera in TV: “Italiani”. Roberto Bracco e le sorelle Gramatica

Stasera in TV: "Italiani". Roberto Bracco e le sorelle Gramatica Stasera in TV: "Italiani".  Roberto Bracco e le sorelle Gramatica Roberto Bracco è stato un poliedrico autore napoletano di grande successo. Giornalista, novelliere, critico teatrale, esordisce nel 1878, appena diciassettenne, al Corriere del Mattino di Napoli con lo pseudonimo di Baby. Presto diventa autore teatrale, mietendo successi internazionali come testimoniano anche le trasposizioni cinematografiche di due sue celebri lavori “Piccola Fonte” e “Sperduti nel buio” (1914).

Ha un’intensa vita sociale e conosce attrici e attori celebri dell’epoca, diventando amico delle sorelle Irma ed Emma Gramatica, figliocce di Eleonora Duse: tutte e due reciteranno in alcune delle sue commedie più importanti. Roberto Bracco e le sorelle Gramatica sono i protagonisti di “Italiani” in onda stasera alle 21.10 su Rai Storia. Nato a Napoli nel 1861, alla vigilia della prima guerra mondiale, Bracco si schiera con gli antinterventisti, e qualche anno dopo con gli antifascisti. Il risultato è il feroce ostracismo di cui viene fatto oggetto da Mussolini e dai suoi.

Nel 1924, quando si presenta alle elezioni con Giovanni Amendola, è ancora uno degli autori più noti al pubblico di tutta Europa. Ma le sue commedie vengono messe all’indice, non può più pubblicare, gli viene tolto il passaporto, è sorvegliato a vista dalla polizia politica. Nel 1929 Emma Gramatica, che è diventata capocomica, gli viene in aiuto intercedendo presso Mussolini affinché le permetta di portare in scena con la sua compagnia una commedia di Bracco “I Pazzi”. Mussolini cede. Sarà un successo a Napoli, ma a Roma ci saranno incidenti causati da gruppi fascisti nemici giurati di Bracco.

Emma Gramatica tornerà in aiuto dell’amico ancora una volta nel 1936 cercando di fargli ottenere un vitalizio, che però Bracco rifiuterà, morendo poi in miseria nell’aprile del 1943. La storia delle sorelle Gramatica prosegue ancora per una ventina d’anni, fino alla loro morte avvenuta negli anni sessanta, novantenni. La maggiore, Irma, considerata l’erede di Eleonora Duse, si ritira presto dalle scene e ci torna di tanto in tanto solo per necessità economiche spesso sollecitata dalla sorella minore. Per Emma invece il palcoscenico rappresenta la vita e reciterà, anche in televisione, fino alla fine dei suoi giorni.

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