Josef Mayr-Nusser (Bolzano 1910 – Erlangen 1945) è l’uomo che rifiutò di pronunciare il giuramento di fedeltà alle SS di Hitler: un gesto, come quello di Franz Jägerstätter, che rappresenta il riscatto di tanti uomini, mai rassegnati di fronte al fascismo e al nazismo. Dopo settantacinque anni dalla sua morte in un carro bestiame, la memoria di Josef Mayr-Nusser, beatificato nel Duomo di Bolzano nel 2017, è riconosciuta come una grande testimonianza di fedeltà alla propria coscienza. Una storia raccontata dal documentario diretto da Massimo Tarducci “Josef Mayr-Nusser, testimonianza di fede e coraggio civile” in onda in prima visione lunedì 28 dicembre a mezzanotte su Rai Storia. Il documentario – con Albert Mayr, Leopold Steurer, Paolo Bill Valente, Andrea Bigalli, e con la partecipazione del vescovo di Bolzano-Bressanone Ivo Muser ed Emma Tarducci – torna nei luoghi della sua storia: da Stella di Renon a Bolzano, il racconto di un no all’ideologia di Hitler che è un sì alla vita e all’impegno per il bene comune. Così annotava Josef nel 1936: “Ci tocca oggi assistere a un culto del leader che rasenta l’idolatria. Tanto più può meravigliare questa fede appassionata nei leader, dal momento che siamo in un’epoca piena delle più straordinarie realizzazioni dello spirito umano in tutti i campi della scienza e della tecnica, in un’epoca piena di scetticismo in cui il singolo non vale niente, ma conta solo la massa, il numero”.
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