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Stasera in TV: “Sapiens – un solo pianeta”. Mario Tozzi tra gabbiani e cinghiali

Stasera in TV: "Sapiens – un solo pianeta". Mario Tozzi tra gabbiani e cinghiali
Mario Tozzi tra gabbiani e cinghiali

Le incursioni di Mario Tozzi nel passato, presente e futuro della vita dei Sapiens proseguono con la seconda puntata di “Sapiens – un solo pianeta” in onda sabato 28 maggio alle 21.45 su Rai 3. Perché siamo invasi dai gabbiani anche se viviamo lontani dal mare? Che ci fanno i cinghiali a spasso nelle nostre città? Topi e piccioni sono gli animali del futuro? È vero che le imperfezioni e gli errori sono alla base dell’evoluzione? Come nasce una specie? Chi era Charles Darwin? Un geologo, un biologo o un filosofo? E come ha cambiato il ruolo dei sapiens nel mondo? Gli oggetti e gli strumenti si evolvono come gli organismi viventi? A queste e ad altre domande Mario Tozzi proverà a dare una risposta attraverso l’approccio del metodo scientifico che da sempre contraddistingue il suo lavoro di ricercatore-divulgatore. Parallelamente ad un documentario biografico dedicato a Charles Darwin che accompagnerà la narrazione dell’intera puntata, Sapiens racconterà come nacque la teoria dell’evoluzione che rivoluzionò il pensiero scientifico e filosofico dell’epoca, divenendo fondamento – ancora attuale – delle scienze della vita e della comprensione del ruolo di tutti i viventi. Nel corso della serata emergerà in modo chiaro che la “natura” non si trova solo nelle foreste, nei campi o nelle valli, ma anche nelle città dove ormai si concentra la gran parte degli uomini: si adattano benissimo ai nuovi habitat di origine antropica.  Ottenebrati dal nostro egoismo e da un’idea di presunta superiorità nei confronti degli altri esseri viventi, stiamo perdendo, forse senza saperlo, ambienti eccezionali, provocando la scomparsa di organismi meravigliosi capaci di specializzazioni sorprendenti. Il volo di un uccello, i colori di un pavone o gli occhi di un leone, sono il risultato di milioni di anni di evoluzione, di adattamenti straordinari e stupefacenti, analizzati e studiati dal più importante biologo di tutti i tempi. Che, però, era soprattutto un geologo e un filosofo.

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