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CuriosArte: La mitologia contemporanea di Damien Hirst

CuriosArte: La mitologia contemporanea di Damien Hirst CuriosArte: La mitologia contemporanea di Damien HirstL’uomo ha sempre sentito la necessità di raccontarsi storie, leggende, miti per rispondere al suo bisogno di comprensione, immaginazione e progresso, e continua a farlo oggi sotto forme diverse, in una post-verità che confonde il vero col falso nella narrazione mediatica del reale.

La storia che vi racconto è quella del ritrovamento del relitto di una nave naufragata al largo della costa orientale dell’Africa, e dell’immensa fortuna di Cif Amotan II, liberto di Antiochia vissuto tra la metà del I e l’inizio del II secolo d.c. Un relitto pieno di tesori e di oggetti provenienti da ogni angolo del mondo antico, destinati a essere esposti in un tempio edificato dal collezionista.

Così questo tesoro dell’Incredibile viene reinterpretato da Damien Hirst. Il suo processo creativo non si limita alla creazione dell’opera ma si espande al suo grado di realtà, all’universo dal quale deriva, alle sue condizioni geografiche, storiche e culturali. Così crea, seguendo il racconto, reale o immaginario che sia, opere che hanno un senso con la storia. Mette in scena sculture e oggetti in oro, bronzo, vetro, marmo e altri materiali, in certi casi ricoperti da ipotetiche incrostazioni marine, coralli e conchiglie, come fossero appunto giaciute negli abissi, potenzialmente senza tempo, in un gioco di riferimenti che va dalla cultura classica romana alle mitologie greca, azteca o egiziana, fino a topolino e all’artista stesso, vero demiurgo di questa mitologia contemporanea.

In un collage di riferimenti culturali, da diversi luoghi ed epoche, le opere sono anche cariche di ironia. Il faraone assomiglia a Pharrell Williams. Le dee greche hanno le proporzioni della Barbie. Dietro a una statua c’è la scritta “Made in China”, un’altra chiamata The collector (il collezionista) è un autoritratto di Hirst.

L’arte che attrae, che sconvolge e travolge, che inquieta e sorprende, che si interroga e interpreta, che meraviglia sempre.
Ospitate da poco in Galleria Borghese a Roma, tra esse troviamo The Diver, una tuffatrice in bronzo alta quasi 5 metri che è in bilico, perché in punta di piedi, proiettata verso l’alto, un “altrove” immaginifico e surreale che piacerebbe tanto a David Lynch e che, con quella sua postura, fa pensare alla Dafne del Bernini, che si trova poco più avanti.

CuriosArte: La mitologia contemporanea di Damien Hirst CuriosArte: La mitologia contemporanea di Damien HirstQuella scultura, assieme ad altri capolavori della statuaria romana classica, senza dimenticare la pittura italiana del Rinascimento e quella del Seicento, ha dialogato senza sovrastrutture con le opere di Hirst che completavano la molteplicità di invenzioni e tecniche presenti nella collezione museale mostrando l’incredibile abilità dell’artista di unire concetti e narrazioni con una capacità necessaria a creare opere complesse a loro volta.

La pluralità di soggetti raffigurati è da capogiro. Da Buddha a Baloo, da Medusa a Mickey Mouse, la mostra è stato un viaggio psichedelico tra le icone che hanno segnato la storia dell’umanità.

Le opere nell’attenzione maniacale ai dettagli, la lavorazione minuziosa delle sculture, soprattutto le concrezioni marine che le ricoprono offuscando i soggetti “originali”, continuano a narrare storie meravigliose e infinite, che non ci stancheremo mai di ascoltare.

https://www.youtube.com/watch?v=l3VyR7J4agM

 

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