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Giulio Scarpati porta in scena alla Versiliana “Il Teatro Comico”di Carlo Goldoni – Adattamento e regia Eugenio Allegri

Giulio Scarpati porta in scena alla Versiliana "Il Teatro Comico”di Carlo Goldoni - Adattamento e regia Eugenio Allegri Giulio Scarpati porta in scena alla Versiliana "Il Teatro Comico”di Carlo Goldoni  - Adattamento e regia Eugenio AllegriDopo la trilogia pirandelliana il Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta torna nuovamente a proporre spettacoli di prosa e grandi compagnie, questa volta con un titolo di Carlo Goldoni e con una nuova produzione fresca di debutto. E’ il caso di “Il Teatro Comico” che sarà in scena giovedì 26 agosto alle 21.30 con Giulio Scarpati (indimenticato protagonista tv di «Un medico in famiglia») e con un cast di attori veneti composto da Grazia Capraro, Aristide Genovese, Vassilij Mangheras, Manuela Massimi, Solimano Pontarollo, Irene Silvestri, Roberto Vandelli, Anna Zago per l’adattamento e regia di Eugenio Allegri.

Prima delle 16 commedie nuove che Carlo Goldoni scrisse a partire dal 1750 per l’impresario Medebach, “Il Teatro Comico è un testo metateatrale (in scena una compagnia impegnata nelle prove di uno spettacolo) estremamente moderno nella sua concezione, esempio di teatro nel teatro da cui emergono gli intenti della riforma goldoniana.

Un testo che invita a una riflessione sul mestiere dell’attore e sulle sue difficoltà, sul teatro e sulle sue poetiche.

«Avere oggi l’opportunità di mettere in scena quest’opera – afferma il regista Allegri -, significa poter approfittare di un’occasione storica. Con l’esempio prezioso e antico di un dibattito pubblico laico, pratica andata disgraziatamente perduta dalla fine del ‘900, possiamo testimoniare l’irrinunciabilità del teatro nella società. Si riafferma il ruolo dello spettacolo teatrale quale fatto gioioso, anche nel pieno del tormento, anche quando fuori dai teatri ci si trova a convivere, malgrado o no, con le catastrofi. E poi in questo testo c’è una svolta culturale in quanto è la scena a riflettere su di sé e non lascia ad altri il compito di farlo. Succede allora che uno scritto pochissimo rappresentato sulle scene contemporanee, si riproponga quale moderno classico contemporaneo all’attenzione di teatranti e di spettatori e felicemente ne unisca le sorti». Lo spettacolo è una produzione PPTV produttori teatrali professionali veneti e Teatro Stabile Veneto.

I biglietti per lo spettacolo ( da 16.50 a 22 euro ) sono in vendita sul circuito Ticketone e presso la biglietteria del Festival La Versiliana (Viale Morin, 16 Marina di Pietrasanta aperta dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 22.00). Info 0584 265757 www.versilianafestival.it

Giulio Scarpati sale sul palco a soli 12 anni e il teatro rimarrà una costante della sua vita professionale. Lavora tra gli altri con registi come Aldo Trionfo, Antoine Vitez, Gianfranco De Bosio, Ermanno Olmi, Elio De Capitani, Massimo Castri, Maurizio Scaparro, Gigi Dall’Aglio, Pietro Garinei, Alessandro Gasmann, Nora Venturini, passando dai classici al teatro contemporaneo e anche alla commedia musicale con “Aggiungi un posto a tavola”. Ci piace ricordare “Orfani” con Sergio Fantoni, “L’idiota” di Dostoiewskij, “Oscura immensità“ testo di M. Carlotto e i più recenti ”Una giornata particolare” tratto dal film di Ettore Scola e l’ultimo spettacolo “Il Misantropo” 2019.

Anche il cinema lo vede protagonista nel 1989 in “Roma, Paris, Barcellona” con cui vince il Premio “Sacher” come Miglior Attore. Nel 1994 con “Il giudice ragazzino” ottiene il Premio “Efebo d’oro” e il Premio “David di Donatello” come Miglior Attore Protagonista. Ricordiamo tra gli altri “Pasolini un delitto italiano” con la regia Marco Tullio Giordana, ”Chiedi la luna“ di Giuseppe Piccioni e “Mario, Maria e Mario” di Ettore Scola.

In televisione lo ricordiamo in “Resurrezione” dei fratelli Taviani, “Cuore” regia Maurizio Zaccaro,
“L’ultima pallottola” di Michele Soavi, “L’uomo della carità – Don Luigi Di Liegro” regia di Alessandro Di Robilant, “Cugino e Cugino” di Vittorio Sindoni, “Fuoriclasse 2” con Luciana Littizzetto… e naturalmente lo ricordiamo protagonista di “Un medico in famiglia” nella fortunata serie.

Eugenio Allegri partecipa al suo primo stage di commedia dell’arte tenuto in Italia nel 1978 da Jacques Lecoq e si diploma nel 1979 alla Scuola di Teatro “Alessandra Galante Garrone” di Bologna. Come attore inizia l’attività professionistica con i “Dialoghi” di Ruzante diretto, in Italia, da Francesco Macedonio e Jacques Lecoq. Nel 1981 partecipa allo spettacolo del Teatro Stabile di Torino “L’opera dello Sghignazzo”, scritto e diretto da Dario Fo. Dal 1982 al 1984 entra a far parte del Tag Teatro di Venezia, la più importante compagnia italiana di Commedia dell’Arte, diretta da Carlo Boso: con la maschera di Arlecchino sarà in tournée per due anni in tutta Europa. Nel 1986 é chiamato da Leo De Berardinis per partecipare a molti dei suoi spettacoli, ultimo sarà “Ha da passà ‘a nuttata” dall’opera di Eduardo De Filippo, Premio UBU come miglior spettacolo italiano del 1990. Nel 1994 Alessandro Baricco scrive per Eugenio Allegri “Novecento”: lo spettacolo, diretto da Gabriele Vacis, diventerà in Italia un grande successo e da questo momento Allegri viene riconosciuto come uno dei più ammirati interpreti del teatro italiano contemporaneo, protagonista di innumerevoli ed importanti produzioni di prestigiosi teatri nazionali quali il Teatro Stabile di Genova, il Teatro dell’Archivolto, l’ERT Emilia Romagna Teatro e di straordinarie performances di solista sia di testi classici che contemporanei. Parallelamente all’attività di attore, Allegri sviluppa l’attività di drammaturgo e regista scrivendo e dirigendo tra il 1986 e il 1997 scenari di commedia dell’arte per alcune giovani compagnie italiane. Nel 1998 è regista del “Re cervo” di Carlo Gozzi, prodotto dal Teatro Stabile di Venezia e negli anni successivi mette in scena o interpreta testi di Molière, Beaumarchais, Bertold Brecht, Peter Weiss, Giovanni Testori e adattamenti da Primo Levi, Dino Buzzati, Umberto Eco e altri grandi scrittori italiani. Nell’ottobre 2017 debutta al Theatre de Renelaghe di Parigi “La parole du silence” di e con Elena Serra, di cui Allegri è regista.

Nel frattempo, l’8 giugno 2016, erano iniziate a Torino le prove di “Mistero Buffo” di Dario Fo, di cui Allegri è il regista e Matthias Martelli il giovane interprete, per la messa in scena del capolavoro del grande attore italiano premio Nobel nel 1997. “Mistero Buffo” ha debuttato con grande successo alle Fonderie Limone di Torino il 6 febbraio 2018, prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Nel luglio del 2019 debutta in “Nati sotto contraria stella” scritto e diretto da Leo Muscato con il quale due anni prima aveva partecipato a “Il nome della rosa”. Nella sua carriera Allegri ha preso parte a film, a trasmissioni e sceneggiati televisivi e ha collaborato con molti musicisti di fama nazionale ed internazionale. Dal 2015 è direttore del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica, in Toscana.

PPTV (associazione costituita da sei realtà produttive professionali venete: Ensemble Teatro Vicenza, Pantakin da Venezia, Tam Teatromusica, Teatro Scientifico/Teatro Laboratorio, Theama Teatro, Tib Teatro), ideatrice del progetto, ha al suo attivo l’organizzazione di “Sguardi”, Festival del Teatro Contemporaneo Veneto, che si è svolto in ogni città sede di una delle compagnie PPTV: Vicenza, Venezia, Padova, Verona, Belluno.

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